Ferrari, fai come la Ducati. C’è una Rossa che vince
La moto Made in Italy ha fatto passare di moda la concorrenza giapponese. Red Bull sembra ancora troppo forte, Maranello sperimenta in galleria del vento.
Abu Dhabi, 28 novembre 2023 – Consiglio non richiesto all’amico Fred Vasseur si faccia un viaggetto da Maranello a Borgo Panigale. In meno di mezz’ora, dalla sede Ferrari si raggiunge comodamente la sede Ducati.
Insomma, mica è sbagliato cercare di imitare chi ce l’ha fatta! Claudio Domenicali, l’amministratore delegato della Rossa su due ruote, aveva anche lui di fronte un rivale dominante. Anzi, più di uno: le moto giapponesi, da Honda a Yamaha passando pure per Suzuki, erano mostri inavvicinabili.
Erano, appunto. Oggi Ducati ha messo in crisi, se non addirittura in ginocchio, una collaudata tradizione. Il Made in Japan è passato di moda, persino Marc Marquez, simbolo Honda per antonomasia, ha voluto a tutti i costi una Rossa emiliana da cavalcare, per il 2024.
Perché escludere, magari studiando l’esempio dei ducatisti, che l’Impero Bibitaro su quattro ruote faccia la stessa fine?
In apnea. In breve. Le ’best practices’, come spiegano quelli bravi, possono stare anche dietro l’angolo.
Nel frattempo, la Ferrari ha appena mandato in archivio una annata agonistica inferiore anche alle più modeste aspettative. Su ventidue Gran Premi, una vittoria e una manciata di pole.
È vero che Mercedes ha addirittura fatto peggio (ma ha chiuso in classifica davanti alla Rossa), ma si tratta di ben magra consolazione.
Per tutta la stagione, la Ferrari ha offerto l’impressione che la coperta fosse troppo corta. Una Scuderia in apnea. A volte in grado di…respirare bene, più spesso condizionata da limiti oggettivi non superabili. Nemmeno con il duro lavoro.
I test. Ovviamente sono iniziate da un pezzo le sperimentazioni in galleria del vento. Lo scheletro della nuova monoposto è già pronto. La macchina dovrà far tesoro delle lezioni impartite dalla dominante Red Bull.
Nell’immediato, meglio evitare qualunque tipo di indiscrezione. Non di rado durante l’inverno circolano voci mirabolanti sui progressi della Rossa: quasi sempre sono frottole sesquipedali…
No sogni. Per finire. In F1 nessuno inventa niente. Nel 2024 si ripartirà con le stesse regole tecniche. Forte di 21 trionfi su 22 tappe, l’Impero Bibitaro godrà di un vantaggio non facilmente colmabile.
Alla Ferrari che verrà una cosa però si può chiedere: di lottare sempre per qualcosa di importante.
Imparando da Ducati.
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