Ferrari rimandata, spuntano i dubbi nei test
Chiusa la tre giorni in Bahrain: Leclerc e Hamilton su ritmi simili ma senza brillare. Vasseur: "Qui condizioni estreme, presto per i giudizi"
Allarme Rosso in Bahrain? Forse no, ma insomma. Alla fine dei test precampionato, la Ferrari si scopre prigioniera di molti dubbi. È vero che le indicazioni della pista vanno prese con le pinze e con le molle, però le sensazioni non sono particolarmente incoraggianti.
Verdetti. In sintesi. Nell’ultima giornata il più veloce è stato George Russell con la Mercedes, davanti alla rediviva Red Bull del detentore del titolo Verstappen. Sul passo gara, con tanta benzina a bordo, la McLaren ha impressionato. I suoi piloti, Norris e Piastri, non hanno mai cercato la prestazione sul giro secco.
Le Rosse. E la SF-25? Rimandata, mettiamola così. Poco stabile, mai brillante. Leclerc e Hamilton hanno viaggiato su ritmi simili, ricavando però convinzioni contraddittorie sul potenziale della vettura.
Hamilton. Lewis è stato pacato nel giudizio, senza cedere al pessimismo ma nemmeno abbandonandosi ad un entusiasmo di maniera. Ha detto: "Non sono mai stato un amante dei test e continuo a non essere un fan, però devo dire che quelli di quest’anno mi sono piaciuti. Senza questo giorno e mezzo in pista non sarei nella posizione in cui sono adesso, in termini di confidenza con la macchina. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, però sono entusiasta di essere in Ferrari".
Leclerc. Vabbè, ci sta. Non è invece stato positivo il giudizio di Carletto sui tre giorni di test. Ha detto Leclerc: "Non avevamo mai girato in Bahrain in condizioni simili, con temperature basse e pioggia. Il meteo ci ha impedito di fare confronti con il passato. Ammetto però che abbiamo fatto fatica con il bilanciamento della SF-25, c’è del lavoro da fare sotto questo aspetto. Preferisco quindi evitare di esprimere giudizi precisi per il momento. Dobbiamo migliorare l’equilibrio generale ma le idee chiare le avremo a questo punto solo a Melbourne. Nel secondo e nel terzo giorno di prove qui abbiamo chiaramente avuto problemi. Non mi sbilancio neanche sulle forze in campo. Certo, la McLaren sembra molto forte, ma è troppo presto per esprimersi e d’altra parte io preferisco concentrami sul nostro impegno, evitando i paragoni. Ci sono ancora molti punti di interrogativi, per ora abbiamo imparato tantissimo…".
Non esattamente un inno alla gioia, eh.
Vasseur. Riassumendo: la Ferrari va in Australia, dove il 16 marzo si disputa la prima tappa del mondiale, sfogliando la margherita dell’incertezza. Ha detto Fred Vasseur, il capo del reparto corse di Maranello: "Qui in Bahrain abbiamo trovato condizioni estreme, il quadro è difficile, le cose cambiavano da sessione a sessione e non so il livello di carburante degli altri, quindi è difficile interpretare tutto. Il nostro compito è concentraci sulle nostre risorse, poi vedremo come andrà. E’ sempre troppo presto per dare giudizi, se guardiamo la gerarchia degli anni precedenti non è poi stata la stessa delle qualifiche del primo Gp. Hamilton? Passare da un team all’altro implica imparare cose nuove ma Lewis lo sta facendo rapidamente. Passa tanto tempo in fabbrica coi ragazzi, conoscersi incide molto ma è la pista che fa la differenza, il simulatore è un’altra cosa. Lui e Leclerc hanno fatto buon lavoro ma non sappiamo cosa hanno fatto gli altri, possiamo solo speculare…".
Per capirci e concludendo: bene, forse. Ma di sicuro non benissimo.
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