Ferrari, Vasseur vuol dire fiducia. La Cina vicina per un riscatto Sprint

Sabato di nuovo in pista a Shangai, il team principal crede nel progetto anche dopo la delusione australiana

di LEO TURRINI
18 marzo 2025
Charles Leclerc ha chiuso il primo gran premio in Australia all’ottavo posto

Charles Leclerc ha chiuso il primo gran premio in Australia all’ottavo posto

Come si chiamava quel film di Massimo Troisi? Ah, sì: pensavo fosse amore e invece era un calesse. Vale anche per noi ferraristi: pensavamo che la Rossa di Hamilton e Leclerc fosse un missile e invece, appunto, in Australia era un calesse.

Grande è la confusione sotto il cielo di Maranello. A Melbourne non ha funzionato nulla. Qualifiche mediocri, macchina lenta ed inguidabile in gara, sul bagnato come sull’asciutto, strategia pessima.

Ma come è potuto accadere?!?

Reazione. Conviene confidare nella teoria dell’autogol. Tradotto: per misteriose ragioni sull’asfalto dell’Albert Park sono state rovinosamente sbagliate le scelte d’assetto e dunque così si spiega la Waterloo di Fred Vasseur, il nostro simpatico Napoleone del muretto.

Lui, il capo francese del reparto corse, pare pensarla così. Ha ammesso la delusione, plateale e clamorosa, ma ha aggiunto di credere nel potenziale della SF25.

Ora, una cosa buona di questa gestione Ferrari è stata, fin qui, la capacità di reazione. Anche un anno fa ci furono prestazioni sbiadite e momenti duri: ma la squadra di Vasseur ne venne fuori, sfiorando addirittura la conquista del Mondiale costruttori.

Urge bis.

Incubo. Esiste anche un altro scenario, per amor di verità. Mettiamo che a Melbourne non sia stato fatto un autogol, ma che proprio la macchina sia nata male, con una scommessa tecnica (il nuovo modello di sospensione anteriore) non efficace.

In questo momento, il dubbio aleggia. Sarebbe un incubo, con una intera stagione da disputare.

Meglio fare gli scongiuri.

In Cina. Del resto, tempo per leccarsi le ferite non c’è. Da venerdì tutti in pista a Shanghai. Pochissimo spazio per sperimentare qualcosa: sabato c’è la prima Sprint Race dell’anno.

Leclerc è preoccupato: sulla base dei ricordi, ha definito “non amico” il tracciato cinese. Quanto a Hamilton, sta imparando in fretta che l’hashtag “essereFerrari” può significare tante cose…

La regola. Comunque, in questa valle di lacrime Rosse forse c’è una buona notizia: ieri la federazione internazionale ha annunciato che già da Shanghai renderà più severe le limitazioni sulla flessibilità dell’ala posteriore delle monoposto. Magari la McLaren perderà qualcosa. Ma in Australia la Ferrari (chiedere informazioni ad Hamilton…) stava dietro pure alla Williams, ahimè.

E non è un refuso, amico lettore.

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