I decibel rock dei motori. "L’adrenalina della F1?. Come un riff degli Ac-Dc»
Marco Ligabue in concerto questa sera a Biassono, alle porte dell’autodromo "Motori e musica hanno la stessa emozione. E poi la mia assistente è di Maranello".
Nel suo ultimo tour va “Sempre tutto bene“, anche se "vorrei che fosse sempre luglio e agosto per stare all’aperto e andare in giro a suonare". Ha cantato il vento, la terra, il fuoco e "ho già pronto il pezzo sul quarto elemento della natura, l’acqua, ma c’è tempo, uscirà in autunno". Anche perché Marco Ligabue, un cantautore emiliano, già chitarrista e autore di testi e musiche di RIO e Little Taver & His Crazy Alligators, oltre che fratello minore di Luciano, questa sera in piazza Italia a Biassono, alle porte dell’autodromo, "arriverò con mille fiamme. Dobbiamo incendiare la serata – promette Ligabue –. In fondo il ’ruggito’ dei motori è molto rock".
Quale potrebbe essere la sua versione musicale di un Gran premio di F1?
"Beh, se penso a una monoposto di Formula 1 mi vengono subito in mente non tanto specifiche canzoni, ma i classici riff degli Ac-Dc, dei Deep Purple o degli Aerosmith. Perché i Gran premi, come un pezzo rock, sono fatti di sorpassi, accelerazioni, brusche frenate. È tutto estremo".
Lei è orgogliosamente di Correggio, terra di grande tradizione nel mondo dei motori. Tifoso?
"La Formula 1 da piccolino la guardavo, seguivo in televisione le gare, poi però mi sono un po’ perso. Nei fine settimana sono sempre in concerto e mi ritrovo a guardare lo sport con le sintesi in rete. Le gare così come le partite di calcio del mio Torino".
Ha mai provato l’ebbrezza della velocità?
"Una volta ho fatto un giro di pista accanto a un pilota professionista... questi sono matti. È impressionante il loro talento e il loro coraggio. Io da quando sono diventato papà ho alzato il piede in macchina e chiuso il gas in moto. Prima avevo un vecchio Maggiolone arrugginito, ora una tranquilla auto elettrica. E l’Harley l’ho mollata".
Si sfoga sul palco...
"Esattamente. Stasera sarò con la band in versione classica rock. Niente basi, tutto suonato alla vecchia maniera. In scaletta metà brani miei, un po’ di cantautori italiani e qualcosa di mio fratello".
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