Lite in Rosso nella notte di Max IV. Ira Leclerc per il sorpasso di Sainz. Ma il titolo costruttori è possibile
Russell-Hamilton, inattesa doppietta Mercedes e Verstappen centra il suo quarto Mondiale consecutivo. Charles si sfoga per la mossa di Carlos, poi terzo: "Mi frega sempre". Vasseur deve subito ricucire il rapporto.
E alla fine volarono gli stracci. Tra Carletto e Carlitos. Sarà stata l’atmosfera di Las Vegas, però la quiete in casa Ferrari si è improvvisamente trasformata in ricordo. Ad accendere la miccia, sono state le incomprensioni tra i due compagni di squadra durante la gara, una gara dominata dalla Mercedes.
In crisi. Raccontare la genesi della rottura pubblica tra Leclerc e Sainz. Ci sono di mezzo gli ordini di scuderia forse non rispettati, ma anche se non soprattutto antichi rancori mai del tutto cancellati. Occultati in nome della ragion di Stato, ma presenti sullo sfondo.
Lo sfogo. A sbottare platealmente, via radio, ieri è stato Leclerc. Conversando con il suo ingegnere Bozzi, ad un certo punto il monegasco più o meno ha detto: "Non è la prima volta che lui si comporta così, non è bello, è una mancanza di rispetto…". E ‘lui’, si intende, era ed è Sainz. L’ingegnere ha cercato di consolare Carletto, è intervenuto anche Vasseur, entrambi gli hanno spiegato che comunque lui aveva fatto la cosa giusta per la Scuderia, evitando di dare battaglia al collega di lavoro.
"Mai più". Magra consolazione, deve avere pensato Carletto . E infatti dopo la corsa Leclerc ha rincarato la dose, affermando quanto segue: "Eh, purtroppo le cose non sono andate come ci eravamo detti alla vigilia. Io adesso ho capito che d’ora in poi dovrò pensare solamente a me stesso. Qui a Las Vegas non avevamo la macchina per battere la Mercedes, ma io volevo ottenere di più anche perché sto lottando contro Norris per il secondo posto in classifica". Insomma, Leclerc non si aspettava di essere sorpassato in pista da Sainz.
Sfiducia. Il problema può essere banalmente ricondotto ad una mancanza di fiducia nella relazione tra i due compagni. Che si trovano, sin dall’inizio della stagione, in una condizione psicologicamente opposta. Lo spagnolo è stato informato mesi fa che non avrebbe più avuto spazio a Maranello, mentre Leclerc è consapevole che dal 2025 se la dovrà vedere con una figura carismatica come quella di Lewis Hamilton. Probabilmente l’avvicinarsi della fine del campionato ha fatto esplodere la tensione sotterranea, liquidando in un colpo solo quella diplomazia che, almeno fino a ieri, aveva in apparenza caratterizzato la coabitazione.
La replica. Per parte sua, Sainz ha replicato in maniera acida alle accuse del collega. Ha spiegato: "Io non ho mai affrontato pubblicamente argomenti che meritano invece di essere trattati e risolti in privato. Durante la gara proprio per non alimentare la polemica non ho fatto commenti via radio…".
Addio. Insomma, così si descrive la verità di una comunicazione non più particolarmente efficace (eufemismo) tra i due ferraristi. C’era da aspettarselo e infondo nemmeno il caso di stupirsi più di tanto. Carletto e Carlitos hanno vissuto quattro stagioni insieme a Maranello. Nella sostanza si sono rispettati e anche equivalsi nel rendimento. Leclerc ha vinto sei gran premi, mentre Sainz se ne è aggiudicati quattro. Adesso tocca a Vasseur ricucire il rapporto per le due gare che rimangono da disputare, in Qatar e a Abu Dhabi. Infatti il Cavallino a ha ancora lapossibilità di conquistare il mondiale costruttori. Diventa fondamentale che il monegasco e lo spagnolo non facciano precipitare il dualismo in una aperta contrapposizione. Il manager francese, giustamente, ieri ha cercato di gettare acqua sul fuoco. Ma gli servirà l’idrante.
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