Max Verstappen: "Detesto l'ambiente della Formula Uno"
Max Verstappen, tre volte campione di Formula Uno, critica l'ambiente in cui opera, ritenendolo più un circo che uno sport. La sua franchezza è apprezzata, anche se le sue opinioni possono essere accettate o rifiutate.
Una cosa fu subito chiara, sin da quando, ancora minorenne!, debuttò sulle piste della Formula Uno: Max Verstappen è velocissimo. Anche con la lingua.
Ieri il tre volte iridato ha detto, con brutale sincerità, che non gli piace l’ambiente del quale è protagonista assoluto. In sintesi: detesta le Sprint Race del sabato, ritiene che in calendario ci siano troppi Gran Premi, reputa che macchine troppo lente non dovrebbero trovare posto sulla griglia di partenza, trova incomprensibili le troppe regole e infine dichiara di sentirsi “perso” in quello che gli sembra più un circo che uno sport.
Ah, però! Prima che a qualcuno venga in mente di dare dell’ingrato al giovanotto olandese (per la serie: ma come si permette di criticare un mondo che gli ha regalato gloria e soldi, facile popolarità e cospicuo conto in banca?), beh, conviene dargli atto della ruvida franchezza. Verstappen sembra un tipo sopra le righe perché rifiuta la comoda diplomazia. Quando era solo un moccioso impertinente, scagliò anatemi terrificanti contro la Ferrari e contro la Mercedes. E non ha mai chiesto scusa.
Beninteso, si possono accettare o rifiutare le sue tesi, ci mancherebbe. Di sicuro, non è il primo fuoriclasse a contestare le consuetudini del “suo” sport.
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