Le pagelle del Gp di F1 degli Usa: Leclerc 10, re dei cowboy

Voti altissimi per i piloti delle Rosse e per il Team principal Vasseur

di LEO TURRINI
20 ottobre 2024
F1: Doppietta Ferrari a Austin, Leclerc davanti a Sainz

Doppietta Ferrari con Leclerc e Sainz nel Gp deli Stati Uniti

Austin, 20 ottobre 2024 – La Ferrari ha vinto il Gran Premio degli Stati Uniti con una doppiatta: primlo Leclerc e secondo Sainz: ecco le pagelle.

LECLERC: 10. Il re dei cowboy! Carletto si esalta in Texas, doma una concorrenza imbizzarrita con una facilità disarmante. È un grande e lo sapevamo già. Per il Mondiale è tardi ma lui ha ancora tante soddisfazioni da prendersi con la Ferrari.

VASSEUR: 10. Il curato di campagna francese lo aveva detto: aspettateci dopo la pausa di inizio autunno, perché vogliamo finire la stagione al top. È stato di parola: su un circuito bellissimo la sua Rossa è un sogno che diventa realtà.

SAINZ: 9. Un fine settimana spettacolare. Concreto e preciso, tra Sprint Race e Gran Premio è un protagonista senza sbavature. Perfeziona la doppietta del Cavallino e non si fermerà qui.

DOMENICALI: 8. Il sold out di Austin consacra l’immagine del manager italiano che gestisce l’intera Formula Uno: da quando l’ex team principal ha preso il posto che fu di Bernie Ecclestone, l’America si è innamorata di quei Gp che prima detestava.

VERSTAPPEN: 7. I giudici gli permettono di conservare il podio. Non ha più sotto il sedere un missile e si vede, ma esce dal week end guadagnando punti su Norris. In chiave iridata, è quasi una vittoria. Titolo più vicino.

COLAPINTO: 7. Sempre più sorprendente, questo nipotino di Fangio. Guida la Williams con il piglio del veterano, dando ragione a chi sostiene che sarebbe un peccato se nel 2025 non avesse un posto sulla griglia di partenza.

NORRIS: 6. Un’altra pole gettata nel cestino. Forse sente troppo la pressione, forse non è abituato a reggere lo stress da leadership. Di sicuro, polemiche sulla giuria a parte, il suo sogno mondiale prende una gran brutta botta.

ALONSO: 5. Povero Fernando! Fa tenerezza vederlo remare nelle retrovie, a dispetto del talento che ancora possiede. Gli conviene davvero sperare che Adrian Newey trasformi la zucca Aston Martin in una carrozza, pardon, in un’auto vincente.

PIASTRI: 5. Da quando gli hanno detto che deve aiutare Norris sembra aver perso grinta, carattere, passione. È anonimo per tutto il week end, manco uno sprazzo, niente di niente. In McLaren dovranno restituirgli le motivazioni.

HAMILTON: 4. Fuori subito. Per gli amici ferraristi: non preoccupatevi, il Lewis di fine stagione (in tutti i sensi) con la Mercedes non somiglierà al pilota che da gennaio si vestirà di Rosso. Anzi, forte è la sensazione che il sette volte iridato non veda l’ora di arrivare a Maranello.

BOTTAS: 2. Per quanto possa sembrare incredibile, è ancora possibile che il pensionato finlandese trovi posto in F1 nel 2025. E dire che il suo miglior risultato stagionale è il centotrentatresimo posto ai mondiali di ciclismo gravel…

BIN SULAYEM: 0. Il presidente della Fia ce la sta mettendo tutta per fare rimpiangere Jean Todt. Dopo l’opaca gestione dell’ala posteriore flessibile della McLaren, ecco il bis sul caso della ala anteriore di Red Bull. Domanda: ma è davvero così difficile rendere credibile l’operato di chi deve governare l’automobilismo a livello globale?!?

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