Red Bull, Perez a rischio addio. Marko: "Ha bisogno di cambiare clima e squadra"

In tanti si interrogano su cosa stia accadendo al pilota messicano, che ha raccolto solo cinque punti nelle ultime tre gare. E a Milton Keynes preparano l'addio

11 ottobre 2023
Sergio Perez (Ansa)

Sergio Perez (Ansa)

Roma, 11 ottobre 2023 - La stagione da sogno della Red Bull si sta trasformando in un incubo senza fine per Sergio Perez. In un 2023 di Formula 1 dominato in lungo e in largo dal team di Milton Keynes, c'è una una nota stonata che sembra impossibile da riaccordare: le prestazioni dell'alfiere messicano, compagno di squadra di Max Verstappen. La squadra comandata dal team principal Christian Horner ha vinto con largo anticipo il campionato costruttori, così come lo stesso olandese a bordo della monoposto numero 1 ha conquistato il titolo iridato piloti pochi giorni fa in Qatar. Per Checo, però, sembra impossibile risalire la china. Nell'ultimo fine settimana, a Losail, Perez ha raccolto solo un decimo posto, al netto delle penalizzazioni di tempo inflittegli dalla direzione di gara per aver violato più volte i track limits. Nelle ultime tre gare sono arrivati solo cinque punti, frutto di un ottavo posto a Singapore, il decimo appena menzionato in Qatar e, nel mezzo, il ritiro a Suzuka. Un quadro desolante che sta facendo discutere parecchio attorno alla sua figura.

Le parole di Horner e Marko

I primi a cercare di scuotere Sergio Perez sono gli stessi membri della Red Bull. Il team principal Christian Horner, nell'analizzare a caldo il fine settimana del Gran Premio del Qatar, ha così commentato: "Ancora una volta, c’è stata un’ottima prestazione da parte di Max. Però dobbiamo parlare con Sergio sul perché abbia avuto così tanti problemi a rispettare i limiti della pista, che gli sono costati diverse penalità durante la corsa. Per lui si è trattato di un fine settimana duro, un Gran Premio difficile. Per fortuna, in gara Lewis Hamilton non ha ottenuto punti e Fernando Alonso è arrivato solo sesto. Per questo motivo Checo è ancora secondo nella classifica provvisoria del campionato piloti, ma ha un urgente bisogno di ritrovare la forma di un tempo". In casa Red Bull, infatti, sono estremamente preoccupati che il messicano possa incredibilmente farsi sfuggire la seconda piazza nel campionato piloti. Se questo dovesse accadere a favore di Lewis Hamilton, si tratterebbe di un risultato davvero impensabile, considerata la netta superiorità della RB19 nei confronti di tutte le altre monoposto sulla griglia di partenza, in una delle stagioni più monotone della Formula 1. Ad essere meno dolce con Checo è stato Helmut Marko. Il superconsulente del team anglo-austriaco, noto per le sue frecciate velenose, ha approfittato di una dichiarazione di Gerhard Berger per accodarcisi e stuzzicare Perez: "Sergio sta subendo la stessa cosa che era successa a Gasly nel 2019, quando il confronto con Verstappen era diventato impietoso per lui. Da questo punto di vista, la dichiarazione di Berger è giusta: Perez ha bisogno di cambiare clima e squadra. Ora vedremo come andranno le prossime due gare, ma il team e lui stesso sono consapevoli che stia affrontando un periodo di crisi". Le parole dell'austriaco sembrano quasi anticipare un addio del pilota messicano alla fine della stagione, che sembra in realtà ormai molto probabile, nonostante il contratto andrà in scadenza solamente nel 2024. In chiusura, però, Marko ha spiegato che il team stia cercando di supportare il proprio pilota al meglio: "Checo deve solo fare del suo meglio senza guardare a Verstappen. Stiamo cercando di aiutarlo per fare questo. Vedete, non ci sono critiche da parte del team, ma solo aiuti. Forse questa strategia funzionerà". Un breve commento lo ha rilasciato anche Jos Verstappen, papà del campione del mondo Max: "Non ho idea di cosa farà la Red Bull e fortunatamente non sono io a prendere queste decisioni"

Il commento di Rosberg

Tra i tanti ex piloti e addetti ai lavori che hanno parlato della situazione attuale di Perez in Red Bull, Nico Rosberg è stato uno di quelli che ha espresso uno dei pareri più lucidi. Il campione del mondo tedesco del 2016, ex pilota della Mercedes e compagno di squadra di Lewis Hamilton, ha provato a mettersi nei panni del messicano per capire cosa gli stia accadendo: "È una vera sofferenza essere in quella posizione, perché non sai cosa stai sbagliando, mentre il tuo compagno di squadra sta andando molto più veloce con la stessa macchina". Alla pressione imposta dal team e da sé stesso, si aggiunge poi, secondo Rosberg, quella che agisce dall'esterno: "Tutti ti stanno guardando, i social media sono molto critici, conosci i meme e tutto il resto, ed è davvero una situazione orribile in cui trovarsi. Checo dice che a volte è un po’ difficile sentire la macchina, ma penso che il problema più grande sia proprio il livello di Max. È veramente complicato, e quando inizi a essere ‘picchiato’ ancora e ancora inizi ad entrare in una spirale negativa". Rosberg ha infine provato a vestire le scarpe di Perez, analizzandone il possibile quadro psicologico nel quale l'alfiere messicano si trova costretto a destreggiarsi: "Esci di pista e hai paura di passare di nuovo per un idiota, essendo così indietro rispetto al tuo compagno di squadra. Si tratta solo dello stato mentale, la negatività e tutto il resto, e poi guiderai ancora più lentamente. Lui continua ad andare avanti, ma è una situazione davvero difficile da sbrogliare".

Le prospettive per il futuro

Questa fase finale del mondiale 2023 potrebbe diventare un vero e proprio calvario per Sergio Perez. La Formula 1 volerà in America per gareggiare nelle tappe oltreoceano, che scatteranno dal fine settimana di Austin, in Texas. Tra meno di due settimane, si dovrà disputare sul Circuito delle Americhe un altro week-end di Sprint Race. Il format appena visto in quel del Qatar si ripeterà anche in questa circostanza, motivo per cui Checo potrebbe andare nuovamente nel pallone. Ai piloti, infatti, sarà chiesto di spingere fin da subito, avendo una sola sessione di prove libere al venerdì mattina, prima di immergersi nelle qualifiche per il Gran Premio domenicale e, al sabato, nella giornata dedicata proprio alla gara sprint: qualifiche Shoot-out al mattino per decretare la griglia di partenza e gara breve nel pomeriggio. Leggi anche: F1, calendari impossibili: così si massacra lo spettacolo GABRIELE SINI

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