Sainz-Bearman, due piloti per una Rossa. Tra Carlos e Melbourne i test post-intervento

In ventiquattro ore il responso medico dirà se lo spagnolo potrà correre il Gp. In caso di bisogno c’è ancora la promessa Oliver

di LEO TURRINI
20 marzo 2024
Oliver Bearman, il giovane pilota Ferrari

Oliver Bearman, il giovane pilota Ferrari

Entro ventiquattro ore sapremo. Nella notte italiana tra oggi e domani Carlos Sainz affronterà la visita medica obbligatoria per i piloti reduci da problemi di salute. Saranno i dottori al servizio della federazione internazionale a prendere la decisione sulla partecipazione dello spagnolo al Gran Premio d’Australia, terza tappa del mondiale di Formula Uno.

Sì o no? Carlitos vuole assolutamente correre. Per la Rossa ma anche per se stesso: sta cercando un volante per il 2025, è uno dei candidati (con Alonso e non solo) al posto che Hamilton lascerà libero in Mercedes.

Operato d’urgenza per una appendicite in Arabia Saudita, il compagno di Leclerc è sbarcato a Melbourne in anticipo per smaltire con calma gli effetti del lungo viaggio e per adattarsi in fretta al fuso orario.

Ovviamente non è in discussione l’efficienza fisica del driver iberico, che ha sempre curato con scrupolo la preparazione fisica.

Il dubbio, legato alle conseguenze dell’intervento chirurgico, riguarda la capacità, da parte di Sainz, di slacciare le cinture ed uscire dall’abitacolo in cinque secondi, in caso di emergenza. A questo baderanno i medici, da questo dipenderà il loro sì o il loro no.

L’Orsetto. In caso di risposta negativa, la seconda Ferrari resterebbe nelle mani di Oliver Bearman, che tanto bene ha impressionato in quel di Gedda. Dove, scaraventato in macchina senza preavviso, ha chiuso al settimo posto, tenendo dietro la McLaren di Norris e la Mercedes di Hamilton.

Anche l’Orsetto di Maranello è già in Australia, in attesa di notizie. La settimana scorsa il ragazzino è sceso in pista a Fiorano, per accumulare chilometri al volante di una monoposto vecchia di qualche anno. Meglio che niente, in presenza delle assurde regole che vietano i test persino ai…neo patentati.

Red Bull. Intanto dietro le quinte tiene sempre banco il caos Bibitaro. La dipendente Red Bull che aveva accusato Chris Horner di comportamento inappropriato si è rivolta al Comitato Etico della Fia, che ha il potere di irrogare sanzioni in casi del genere. Mentre Max Verstappen ha fatto sapere di avere nel contratto una clausola che gli consentirebbe, in certi casi, di liberarsi dal contratto che lo lega al team campione del mondo.

Chissà…

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