Sir Hamilton, il ferrarista
Parla già italiano a Maranello: scatta l’ora del test in pista

Lewis Hamilton con il presidente Ferrari John Elkann (Foto Ferrari)
Allora, parla già in italiano, Sir Lewis Hamilton. A Schumi servì un po’ di tempo, Fred Vasseur conosce a malapena le parolacce! E insomma, scherzi a parte il sette volte iridato non ha sbagliato una mossa, nel giorno della mistica (vabbè, sto esagerando) apparizione in casa Ferrari. Si è espresso nella lingua di Dante, il Baronetto, quando, uscendo dalla sede del reparto corse, si è imbattuto in un gruppo di tifosi ovviamente entusiasti. E tanto basta, per ora.
Con Elkann. L’atmosfera ha contagiato persino il sempre algido John Elkann. Il presidente, mentre Hamilton firmava autografi, si è lanciato in un per lui insolito "Forza Ferrari". Avanti così e l’inferno congelerà (ma è una buona cosa, con buona pace di Belzebù, che potremmo qui identificare nel Chris Horner della Red Bull, eh).
Le parole. Ai social, Lewis già in tarda mattinata aveva consegnato il bollettino ufficiale, corredato da foto in pista a Fiorano, accanto alla leggendaria F40, davanti alla casa del Drake.
Le parole di Hamilton sono di maniera, ma credo siano sincere. Eccole qua: "Ci sono giorni che sai che ricorderai per sempre, e oggi, il mio primo da pilota della Ferrari, è uno di quei giorni. Ho avuto la fortuna di raggiungere traguardi nella mia carriera che non avrei mai pensato possibili, ma una parte di me ha sempre custodito il sogno di guidare in rosso. Non potrei essere più felice di realizzare quel sogno oggi. E iniziamo una nuova era nella storia di questa squadra leggendaria e non vedo l’ora di scoprire quale storia scriveremo insieme. Sono Incredibilmente grato a John Elkann, Benedetto Vigna, Fred Vasseur e a tutti in Ferrari per la fiducia che hanno riposto in me e per avermi reso parte di questa famiglia. Sono entusiasta di iniziare questa nuova era e di incominciare a lavorare con un gruppo di persone di talento che sono per me fonte di grande ispirazione. Mi impegnerò per dare il massimo per il team, per l’azienda e per i tifosi. Cominciamo un nuovo capitolo della storia di questa iconica squadra, e non vedo l’ora di scoprire le pagine che scriveremo insieme".
Il contatto. Entrato in fabbrica a metà mattina, Hamilton ha salutato l’ad Vigna e Fred Vasseur, dopo di che ha chiesto di incontrare tutti gli uomini e tutte le donne che lavorano alla Gestione Sportiva. Ha stretto mani, si è concesso ai selfie di rito, ha sparso sorrisi e messaggi di fiducia. "Sembrava il Papa", ha detto un meccanico.
Con Piero. Prima di mettersi al lavoro, il Baronetto ha avuto un cordiale conversazione con il figlio del Drake. I due sono amici da tempo, a Piero Ferrari il campione si rivolgeva quando era un cliente della casa di Maranello, per discutere i dettagli del modello del Cavallino che voleva comprare.
Il simulatore. Ma non è stata e non poteva essere una giornata esclusivamente dedicata alle pubbliche relazioni. Hamilton ha visitato le strutture del reparto corse. Ha scambiato opinioni con gli ingegneri. È stato aggiornato da Vasseur sugli sviluppi della monoposto che verrà. E infine ha voluto provare il simulatore.
In pista. La grande avventura è iniziata sul serio. Manca il contatto con l’asfalto. Accadrà certamente in settimana, a disposizione ci sono un paio di vecchie monoposto. Un sacco di gente…staziona ormai fra Modena e Maranello, per non perdersi il momento del debutto in pista. Dovrebbe avvenire domani, mercoledì, anche se dipende dal meteo, che sta aiutando poco (ieri il cielo lacrimava una pioggerellina fastidiosa).
E Leclerc… Su tutti questi frammenti di cronaca vigila Carletto. La cooperazione tra Leclerc e Hamilton per ora fila liscia. I due a Fiorano saranno insieme ai box. Tanto, lo sanno entrambi.
Per farsi la guerra, c’è sempre tempo…
Continua a leggere tutte le notizie di sport su