F1 2024, Mondiale al via: la griglia dei favoriti. Verstappen prepara la leggenda, Ferrari e Hamilton i guastafeste

Leo Turrini analizza le prospettive delle dieci scuderie in vista del Gran Premio di Sakhir, con Red Bull favorita, Ferrari e Mercedes a caccia, McLaren come outsider e Aston Martin e Alpine in difficoltà

di LEO TURRINI -
26 febbraio 2024
La Ferrari SF 24 durante le prime tre giornate di test in Bahrain

La Ferrari SF 24 durante le prime tre giornate di test in Bahrain

Cinque giorni all’alba. Sabato a Sakhir verrà disputato il primo Gran Premio della stagione più lunga. Non si corre di domenica causa Ramadan e la stessa cosa accadrà la settimana successiva in Arabia Saudita. Ma come arrivano le dieci scuderie al grande appuntamento? Cosa si è capito dai test svolti proprio in Bahrain nei giorni scorsi?

Quella che segue è una graduatoria figlia della logica ma anche della speranza, naturalmente dipinta di Rosso. Ergo, confesso al lettore che mi auguro, con tutto il cuore!, di…sbagliare.

La lepre

La Red Bull sarà anche turbata dal pruriginoso caso Horner, nemmeno si sa se il leader storico dei Bibitari sarà ancora al muretto. Ma la macchina vista nelle prove ha spinto Verstappen ad esternare una fiducia illimitata. E l’olandese di solito non parla a vanvera. Magari il suo compare Perez farà più fatica, ma battere questi qui sarà durissima.

A caccia

Ex aequo nei panni dell’inseguitore “ufficiale” metto la Ferrari e la Mercedes. I nostri eroi nei test tra le dune del deserto hanno trovato una risposta e una ipotesi. La risposta: sul giro secco la macchina è molto veloce. Attenzione, però: già lo era nel 2023, come dimostrano le pole di Leclerc. L’ipotesi: la vettura è più “gentile” con le gomme e questo è un passo avanti. Ma non ho avuto l’impressione che il ritmo sulla distanza sia accostabile a quello di Red Bull. Quanto a Mercedes, ha corretto le impostazioni sballate del passato, recuperando le intuizioni di un eccellente ingegnere come James Allison (scarto Ferrari, ehm ehm). Ma mi hanno detto che il separato in casa Lewis Hamilton ci crede poco…

Outsider

Un anno fa McLaren si rese protagoniste di una progressione spettacolosa. Da ultima o quasi che era, finì con il frequentare il podio. Se il trend resta quello, Norris e Piastri se la giocano (entrambi sono molto buoni) con la Ferrari e con la Mercedes.

Sorpresa

Premetto di non aver manco capito bene come si chiama, la ex Minardi che è anche la ex Toro Rosso e che è pure la ex Alpha Tauri. Ma più della sigla RB preoccupa e un po’ scandalizza il fatto che la macchina di Tsunoda e Ricciardo sia la copia sputata della Red Bull 2023. Del resto il padrone è lo stesso! Trattasi di anomalia sotto i cieli della Formula Uno, mondo in cui i furbetti del quartierino prosperano sempre. Comunque, il progetto tecnico è interessante (anche se l’originale di Adrian Newey è come la Settimana Enigmistica, non teme le imitazioni).

Indietro

Alla Aston Martin non mancano i quattrini (di papà Stroll). In compenso pare mancare la qualità delle prestazioni. Riuscirà quel fenomeno di Fernando Alonso, mostro di longevità, a compensare i limiti dell’auto e del collega di lavoro, che sarebbe poi Stroll junior?

Il buco

Stessa storia per un marchio prestigioso come l’Alpine. Misteriosamente da anni la casa madre Renault accetta di vivacchiare ai margini. I piloti, Ocon e Gasly, non sono male. Ma tirar fuori la macchina dal buco nero della scarsa competitività magari sarebbe troppo pure per Verstappen o Hamilton o Leclerc…

In coda

Il marchio Alfa non c’è più, ora il team si chiama Stake, è sempre la Sauber sotto mentite spoglie. Punta a tenersi dietro la Williams, che peraltro in Albon ha un signor manico!, e la Haas, che giuro di non riuscire a capire come mai vada tanto male. E sì che il motore Ferrari è buono…

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