Eccellenza, ennesima sconfitta a tavolino perché la squadra non si è presentata. Il bomber degli anni ’70: "Incredibile e impensabile ai miei tempi». Alma, altra scoppola: secondo 3-0. Il dolore dell’ex Forzini

Secondo 0-3 a tavolino e multa in arrivo di 500 euro per l’Alma che non si è presentata domenica neppure...

di SILVANO CLAPPIS
4 marzo 2025
Secondo 0-3 a tavolino e multa in arrivo di 500 euro per l’Alma che non si è presentata domenica neppure...

Secondo 0-3 a tavolino e multa in arrivo di 500 euro per l’Alma che non si è presentata domenica neppure...

Secondo 0-3 a tavolino e multa in arrivo di 500 euro per l’Alma che non si è presentata domenica neppure contro il Montefano per il semplice motivo che la squadra non c’è più. Di questa fine ingloriosa ne parliamo con Rambaldo Forzini che con 110 presenze e 30 reti è stato uno dei più presenti e al tempo stesso dei goleador dell’Alma Juventus. L’attaccante, che aveva nella solidità fisica e nella rapidità di esecuzione le sue doti migliori, ha caratterizzato gli anni Settanta del secolo scorso. Forzini (nella foto in alto il secondo da sinistra di fianco all’ex libero Mazzanti, scomparso recentemente) arrivò all’Alma (in serie D) dal Ravenna in C nella stagione 1973/74 e vi rimase per quattro anni di fila, fino al 1976/77, il primo anno di C dopo la cavalcata dei granata di Santarelli nell’anno precedente.

Forzini sa che l’Alma si trova in una brutta situazione?

"Sì, ho visto, purtroppo. Mario Barbaresi mi tiene costantemente al corrente e poi ogni tanto leggo notizie sui social. So che domenica per la seconda volta non si è presentata a giocare. Un brutto episodio. Mi dispiace tantissimo perché è una società storica e mi dispiacerebbe enormemente se finisse tutto".

Ai suoi tempi non era così, vero?

"Sono venuto a Fano chiamato da Alfiero Magini, il presidente che, mi sembra, era arrivato dopo Ciancamerla. Una gran brava persona, lo ricordo con tanto affetto. L’anno seguente divenne presidente Gianni Gentili, un tipo tosto specie quando si doveva parlare di stipendi, però alla fine era un gran signore. Con lui e con un allenatore come Attilio Santarelli iniziò la scalata alla serie C, raggiunta grazie anche a fior di giocatori".

Forzini, che anni sono stati quelli con la maglia granata?

"Bellissimi. Ho ricordi indelebili. A Fano sono stato davvero bene, perché fra calciatori c’era uno spirito di affiatamento notevole. Ci piaceva davvero giocare a calcio, all’epoca era la cosa più importante per noi".

Conserva qualche ricordo particolare?

"Non ne ho uno, perché in realtà sono tanti. A cominciare dal fatto che stavamo bene insieme. Compagni che nel tempo sono diventati amici. Tanto che a distanza di quasi cinquant’anni ancora ci vediamo. L’ultima volta a Gradara, incontro organizzato da ’Micio’ Bianchi. Barbaresi, Servadio, il povero Buratti, Zanetti, Cazzola. Ma anche Guerra, Vincenzo Bologna, Pagliacci, Piagnerelli… un grandissimo gruppo".

E se l’Alma dovesse scomparire?

"Rimarrei senza parole. A quella maglia ci sono attaccato, lì ci sono tutti i miei vecchi ricordi...". Silvano Clappis

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