Lucchese verso il fallimento: la squadra si rivolge al tribunale di Lucca

La squadra della Lucchese ha firmato per l'istanza di fallimento, mentre Mancini non mantiene le promesse.

di EMILIANO PELLEGRINI
11 aprile 2025
Pallone

Pallone

Fine corsa. Mentre la deriva societaria è ormai scontata, con l’avvio della procedura fallimentare, quella sportiva è ancora tutta da scrivere. Proviamo a mettere le cose in ordine.

Ieri è stata smascherata l’ennesima presa in giro da parte di Benedetto Mancini che aveva promesso alla squadra che avrebbe sistemato tutto, ma proprio tutto, con l’arrivo sui conti correnti dei bonifici relativi al trimestre scorso. Ma si era spinto oltre: assicurando che avrebbe fatto fronte alla scadenza del 16 aprile, evitando di far prendere alla squadra altri punti di penalizzazione. Come volevasi dimostrare, ieri non solo non c’è stata alcuna conferenza stampa, ma, dei bonifici, nemmeno l’ombra.

A questo punto la squadra ha deciso di agire e ha firmato i documenti necessari per autorizzare l’"Aic" a presentare istanza di fallimento al tribunale. La squadra diventerà, così, creditrice privilegiata nei confronti della Lucchese, una volta che, trascorsi i termini di legge (circa 30-40 giorni), la società verrà dichiarata fallita. E, nel tardo pomeriggio, è stata inviata al tribunale, per via telematica, la richiesta di fallimento firmata dal revisore Liban Varetti: oggi il giudice Giacomo Lucente la esaminerà.

Si chiuderà così, nel peggiore dei modi, una vicenda cominciata nel momento in cui Bulgarella è uscito di scena, con l’allora "ad" Lo Faso, numero due del club rossonero, che ha ceduto la società alla Sanbabila di Milano dell’avvocato Longo per un cifra di circa 450mila euro, pagabili in due tranches; poi da quest’ultima alla Slt di Roma per 1640 euro. Il terzo passaggio verso la BM Sports & Management di Mancini non è mai stato registrato in Camera di commercio. E, così, senza che nessuno dei proprietari abbia messo un euro nella Lucchese, si è arrivati all’ultima pantomima: prima con l’annuncio di una conferenza stampa; poi con il suo rinvio e, di fatto, la definitiva uscita di scena di Mancini & C.

Ora, come detto, la "palla" passa al tribunale di Lucca. Dunque la Pantera – che il 25 maggio avrebbe dovuto festeggiare la bellezza di 120 anni di storia – sta per scomparire di nuovo dal calcio che conta dopo 6 anni. Mentre la deriva societaria è quella che molti hanno sempre paventato, quella sportiva è ancora da scrivere. Sembra, tuttavia, profilarsi una storia già vista sei anni fa, quando la squadra si salvò sul campo e poi la società fu dichiarata fallita, con la ripartenza dalla "D". Questa volta, però, la ripartenza, in caso di fallimento, sarebbe dall’ Eccellenza.

Infine, nel tardo pomeriggio, un’altra puntata a sorpresa della telenovela. L’amministratore unico Nicola D’Andrea ha dichiarato a un sito specializzato che si dimetterà e parlerà con Varetti, se entro oggi non arriveranno i bonifici promessi. Ma anche che avrebbe due potenziali acquirenti, pronti a pagare subito 600mila euro, ma che Mancini (che avrebbe ribadito di non aver bisogno di soldi) non ne vorrebbe sapere...

Emiliano Pellegrini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su