Bagnaia: “Tre Ducati in lotta? Così non parleranno più di ordini di scuderia”
Pecco alla vigilia di Motegi prova a togliersi la pressione di dosso, con tre Ducati in lotta non ci sarà l’accusa di ordini di scuderia. Ma avverte: continuerò a spingere
Motegi, 28 settembre 2023 - In Giappone con fiducia, senza pressione e con la solita voglia di spingere. Pecco Bagnaia è pronto per prendersi la rivincita dopo la caduta in India che ha rilanciato le quotazioni di Jorge Martin per il titolo Moto gp: spagnolo a meno tredici e con un carico di fiducia notevole. Bagnaia invece arriva non solo dallo zero di Buddh ma anche con un feeling perso per strada con la sua Ducati. Niente di inguidabile, ma Pecco sente di non riuscire a fermare la moto come un tempo e questo è un fattore da risolvere in tempi brevi per non inficiare i sette appuntamenti rimasti in calendario e, di conseguenza, la lotta mondiale con Martinator e Bez, i due avversari interni di casa Ducati. E proprio da qui, dal triello, parte Bagnaia nell’analisi del momento.
Niente ordini di scuderia. Continuerò a spingere
Nella rimonta dell’anno scorso, da meno 91 su Fabio Quartararo, in più di una circostanza si è gridato agli ordini di scuderia a favore di Bagnaia con otto Ducati in griglia, ma in questo triello tutto in casa Borgo Panigale almeno questa critica non ci sarà più. Bagnaia si toglie un po’ di sassolini dalle scarpe: “Nessuno potrà dire che ci sono ordini di scuderia - le parole di Pecco in conferenza - L’anno scorso mi hanno martellato fin troppo con questa cosa, mentre ora lotto con altre Ducati ed è anche più difficile. So dove posso fare la differenza gli altri e dove possiamo farla noi. Ce la giocheremo”. E niente pressione, ce n’era di più l’anno scorso quando sulle spalle di Bagnaia c’era la richiesta di rivincere per Ducati un titolo che mancava da 15 anni: “Non ho più pressione addosso, l’anno scorso è stato tutto più intenso visto che la vittoria ci mancava da 15 anni. Oggi so che se è tutto a posto possiamo lottare per la vittoria e anche nei momenti in cui siamo in difficoltà arriviamo secondi o terzi”, il commento di Pecco che è consapevole della forza della sua moto. Guai a mettersi tarli in testa dopo la caduta di Buddh, Bagnaia non cambierà il suo stile di guida: “Sgombrerò la mente - la sua ammissione - E’ sempre utile tornare subito in pista e dimenticare e so perfettamente dove ho sbagliato in India. Abbiamo lavorato fino alla tre di notte per guardare tutti i punti di staccata di Misano, Barcellona e Buddh e so dove sono forte io e dove sono forti gli altri. Forzerò ancora? Se mi ritrovassi in quella situazione sì, lo farei, il mio stile di guida è quello, la mia strategia è spingere e continuerò così”. Da risolvere, però, un piccolo grande problema in staccata. Pecco sente di non riuscire a fermare come prima la moto: “La sensazione è di frenare allo stesso modo ma non di fermare la moto come prima - la sua analisi - Quando sono caduto a Buddh il posteriore è tornato improvvisamente in linea e mi ha fatto perdere l’anteriore. Le mie derapate in curva sono instabili ed è difficile controllarle. Dobbiamo lavorare su questo ed evitare che accada di nuovo”. Orari mattutini a Motegi per gli appassionati: sprint race e gara domenicale alle 8 del mattino. Via al rush finale. Leggi anche - Dall'Igna: "Amarezza per Pecco, è basta una piccola incertezza"
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