Gp Indonesia, Martin sempre più forte, Bagnaia in difficoltà: favoriti e strategie

Lo spagnolo si prende la testa del mondiale dopo la Sprint Race, in difficoltà Pecco che parte indietro e non ha ritmo. Occasione anche per Marini e Bezzecchi

di MANUEL MINGUZZI
14 ottobre 2023
Jorge Martin

Jorge Martin

Mandalika, 14 ottobre 2023 - Momento critico per Pecco Bagnaia. E’ forse il più duro dall'istante in cui scivolò a oltre 90 punti da Fabio Quartararo l’anno scorso. E stavolta di fronte non c’è una moto in crisi, come Yamaha da tempo, ma un binomio in piena sintonia e che viaggia forte, fortissimo. La vittoria in Sprint Race ha consegnato a Jorge Martin, per la sua prima volta in carriera, la testa del mondiale, il sorpasso sul campione mondiale in carica che ora insegue a sette punti di distanza, con anche Marco Bezzecchi che, a sei giorni dall’intervento alla clavicola, è arrivato terzo e dista cinquantasei punti dal leader. Preoccupa la mancanza di velocità di Pecco nel weekend Indonesiano e la fiducia del giovedì ha fatto spazio ad una realtà fatta di Q2 mancata, tredicesimo posto in griglia, non accadeva da Motegi 2022, e una Sprint Race anonima chiusa in ottava posizione e alle spalle anche di Fabio Di Giannantonio ed Enea Bastianini. Il Pecco dominante del tratto centrale della stagione sembra svanito da quella caduta al Montmelo solo in parte rintuzzata a Misano. E adesso si fa dura, perché Martin appare imbattibile sia per Bagnaia sia per tutti gli altri, con ritmo, fiducia, concretezza e quella velocità che gli permette di recuperare o andare in fuga, sorpassare o gestire, insomma: i prodromi per diventare campione del mondo. Ducati Lenovo ha dunque 24 ore di tempo per trovare una soluzione e consentire a Bagnaia di potersela giocare nella gara lunga della domenica, perché ci sono altri piloti forti e veloci, come dimostrato da Luca Marini, secondo in Sprint Race, e l’Aprilia, che ha gettato una occasione con Maverick Vinales crollato nel finale e Aleix Espargaro caduto a metà Sprint.  

Martin grande favorito, Marini e Bezzecchi per aiutare Pecco?

Pur partendo dalla sesta casella in griglia Jorge Martin ha portato a casa una preziosissima vittoria in Sprint Race. Abbinata al deludente ottavo posto di Pecco Bagnaia la vittoria consente allo spagnolo, per la prima volta in carriera, di prendersi la vetta della classifica mondiale. Sono sette i punti di vantaggio su Pecco, in teoria ancora pochi, pochissimi, ma è il trend a essere preoccupante e il pilota Pramac si candida ad essere il favorito numero uno alla vittoria anche in gara la domenica. In Fp1 al venerdì è andato bene ed è rimasto in top five anche nelle libere per l’accesso alla Q2 e solo in qualifica ha avuto un rendimento sotto le attese con la sesta posizione. Ma come si è visto nella Sprint nel giro di pochi passaggi Martin è stato in grado di recuperare e vincere. Chi può dargli fastidio è Luca Marini, in pole position, e reduce da una convincente Sprint che avrebbe anche potuto vincere senza una sbavatura nel finale. Il fratello di Vale potrebbe togliere punti allo spagnolo in favore di Bagnaia. Ma attenzione anche a Bezzecchi, sorprendente terzo nonostante l’operazione alla clavicola di sei giorni fa e anche lui, aritmeticamente, è ancora in lotta per il titolo. Una bella occasione ce l’avrebbe l’Aprilia che scatta dalla seconda e dalla terza posizione con Maverick Vinales e Aleix Espagaro. Noale non ha concretizzato in Sprint, perché Vinales è andato in fuga ma si è fatto riprendere con un vistoso calo nel finale e ha terminato quarto. Peggio è andata ad Espargaro che è caduto in un tentativo di sorpasso su Brad Binder. Ma l’Aprilia è sempre stata nelle parti altissime della classifica nell’arco di tutto il weekend e la domenica potrebbe concretizzare una gara per il podio o addirittura per qualcosa di più (Martin permettendo). Anche Brad Binder è da tenere d’occhio, scatta quinto e può costruire una gara lunga di efficacia e durata per inserirsi nella lotta al podio, esattamente come Fabio Quartararo, a cui manca sempre un po’ di trazione e potenza, ma quantomeno scatta davanti in quarta posizione e può provare a tenere il ritmo dei migliori. Infine, le note dolenti. Mai in ritmo a Mandalika Pecco Bagnaia, che si è fatto vedere nelle parti alte solo nella Fp1 del venerdì, ma poi ha mancato l'accesso in Q2 sia nelle libere sia nella qualifica e, scattando dalla tredicesima posizione, rischia di rimanere intruppato nel gruppo e vedere i migliori ad andare in fuga davanti. Ma prima di questo Bagnaia deve ritrovare feeling con la sua Ducati e i suoi tecnici dovranno trovare una soluzione in tempo utile per domenica. La dice lunga il fatto che in Sprint Race sia finito dietro sia a Di Giannantonio sia di Bastianini e abbia beneficiato della caduta di Espargaro e Binder per scalare di due posizioni. Insomma: si fa dura.  

Strategie: occhio alle gomme

Domenica ci sarà una grande festa per Michelin che festeggerà la cinquantesima vittoria nella classe regina. Si è partiti nel 1973 con Jack Findlay su Suzuki. Per il gran premio di Indonesia il fornitore unico della Moto gp ha portato le tre solite mescole, morbida, media e hard, con una carcassa più rigida, uguale all’India, per quanto riguarda la hard all’anteriore. Novità al posteriore dove le medie e le morbide hanno una carcassa più rigida, mentre la dura è la stessa utilizzata nel 2022. In Sprint Race quasi tutti, a parte Bagnaia, hanno usato le morbide, ma sulla gara lunga potrebbero esserci variazioni. Per il responsabile Piero Taramasso si possono utilizzare tutte e tre le mescole, con la morbida posteriore che potrebbe tenere anche in gara lunga. Non è escluso però che qualcuno possa utilizzare la hard all’anteriore invece della media, Bagnaia ad esempio visto che si trova meglio, e una media al posteriore.

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