Il team manager Tardozzi dopo la stagione memorabile del secondo titolo di Bagnaia. "La Ducati vince con i giovani e la sfida interna»

Ducati Corse festeggia il titolo di MotoGp vinto da Pecco Bagnaia. Gigi Dall'Igna, Davide Tardozzi e Michele Pirro spiegano come l'innovazione, il lavoro di squadra e la sfida tra i team abbiano portato al successo. Una vittoria emozionante e incredibile.

di PAOLO GRILLI -
1 dicembre 2023
"La Ducati vince con i giovani e la sfida interna"

"La Ducati vince con i giovani e la sfida interna"

Borgo Panigale, la culla dei trionfi. All’Auditorium Ducati, per l’evento del partner ufficiale Randstad, i protagonisti del titolo di MotoGp danno voce al loro orgoglio e spiegano anche quanto sia difficile issarsi sul tetto del mondo.

Gigi Dall’Igna, direttore generale Ducati Corse, ha ancora i brividi per il titolo vinto domenica a Valencia da Pecco Bagnaia.

"E’ stata una giornata incredibile – dice – avevamo due team in lotta. C’è stato grandissimo rispetto da parte di tutti, è stata una lotta fratricida, ma leale. E’ stata una vittoria emozionantissima e incredibile, ancora adesso mi viene una lacrima".

Il team manager Davide Tardozzi spiega come Ducati abbia costruito nel tempo un vero dominio in top class: "L’innovazione – dice – è stato un elemento trainante per noi dal 2015 a oggi. Il 90% delle innovazioni in campionato sono state portate da Ducati. Molte proposte arrivano già da ragazzi dell’università. Vengono selezionati e viene dato loro modo di esprimere le idee nella nostra azienda. Gigi Dall’Igna è un bravissimo gestore delle idee altrui, motiva tutti, lui che poi è il più talentuoso. Questo ci ha portato a seguire progetti che non parevano vincenti in avvio, ma che poi si sono rivelati tali. Noi – prosegue Tardozzi – crediamo nel gruppo. Abbiamo la fortuna di avere otto piloti e abbiamo creato una sorta di sfida al nostro interno. Ciascuno dei quattro team vuole prevalere sull’altro, ed è chiaro che ne esci più forte. Metterci in ’conflitto’ è stata una scelta vincente".

Il collaudatore Michele Pirro, alla dodicesima stagione con le Rosse, ha preparato il successo lavorando tanto dietro le quinte. "Eravamo noi a copiare dai giapponesi... Marc Marquez, solo pochi anni fa diceva che non sarebbe venuto da noi per il peso del suo contrato e per il fatto che la moto non lo convinceva. Ma oggi è lui, pluricampione, che ci sceglie ed è un orgoglio incredibile. La mia preoccupazione al lavoro? Non fare peggio della moto attuale quando si provano nuove soluzioni. Pecco era soddisfatto con la moto nuova lunedì, e dal mio punto di vista è già un grande risultato".

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