Martin, triplo messaggio a Ducati. Pecco c’è: ma Marquez fa paura

Pole, Sprint e Gp: Jorge in fuga ’prenota’ un posto nel team factory 2025. Marc che rimonta, Bagnaia terzo

di RICCARDO GALLI -
13 maggio 2024
Martin, triplo messaggio a Ducati. Pecco c’è: ma Marquez fa paura

Martin, triplo messaggio a Ducati. Pecco c’è: ma Marquez fa paura

Le Mans è stato un trionfo Ducati. Quattro Desmo nelle prime quattro posizioni, ma si potrebbe anche (e tranquillamente) dire, sei Rosse nelle prime sette piazze.

Tutto bello bello e perfetto, poi è giusto andare a rileggere la gara e raccontare la vittoria straordinaria di Martin (Pramac), la rimonta-capolavoro di Marquez (Gresini), la tenuta di Bagnaia (Ducati factory) che però, dopo aver sognato la vittoria per oltre due terzi del Gp, ha finito per doversi accontentare del terzo gradino del podio.

Pecco, bello e spettacolare con il semaforo verde, ha gestito la gara con un passo da numero uno. Ha provato anche a rendersi imprendibile, ma alla fine si è dovuto piegare alla forza di Martin e Marquez. Jorge è stato prepotente nel cercare lo scatto giusto e volare in testa. Jorge è stato altrettanto prepotente nel difendersi dal contrattacco di Bagnaia e tenersi la vittoria.

"E’ assolutamente tutto fantastico – grida Martin –. Sì, sono felice. Mi sono preso tutto qui a Le Mans: pole, Sprint e gara. Il futuro? Alla Ducati ho dimostrato di essere il migliore". Punto. Stop e la conferma che Martin a fine stagione di sicuro non sarà più in Pramac.

Da Martin a Marquez. All’ultimo giro ha messo la firma sul sorpasso a Bagnaia. Roba da cuori forti. Roba da numeri uno. Lui che un numero è lo era, lo è e vuole continuare ad esserlo.

"Bello, no? – sorride di cuore –. Abbiamo fatto una grande gara. Sono risalito dalla posizione numero 13 e non era facile. Ma è quello che volevo e che ho conquistato". Poi anche Marc decide di mandare un messaggio forte e chiaro sul suo futuro: "Il colore della mia prossima moto? Non lo so. Non so quale colore avrà, ma per lottare per il titolo voglio una moto ufficiale...".

Si combatte per il Mondiale 2024, è vero, ma si pensa soprattutto al futuro, mentre il resto del Gp di Francia accende i riflettori anche sull’ottimo quarto posto di Bastianini, costretto a rimanere lontano dal podio per una penalità. Buona la domenica anche Di Giannantonio (Vr46) e di Morbidelli (Pramac) che hanno portato a casa punti pesanti e sembrano finalmente essere vicini al passo dei top-rider della stagione.

L’Aprilia di Vinales è stata la prima a interrompere la serie delle Ducati, ma il quinto posto finale accontenta Maverick a metà.

Si torna a Bagnaia. Di nuovo secondo nella classifica mondiale, ma che subisce l’allungo di Martin. "Mi dispiace non aver vinto, ma abbiamo fatto il massimo e ho faticato".

"Mi è mancato qualcosa – aggiunge Pecco –, ma ci riproverò a Barcellona - ha promesso-. Il sorpasso di Marquez? Pensavo di stare appiccicato a Martin per provarci alla curva 13 dove ero forte, ma Marquez ha frenato più forte di me alla 9 ed è stato incisivo passandomi. Poi non sono riuscito a ributtarmi dentro".

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