Mondiale, partita doppia. Martin accanto a Bagnaia. Il titolo vale anche questo

Il Gp della Malesia sarà un incrocio decisivo per il duello tra Bagnaia e Martin per il titolo 2023. Il primo ha un vantaggio di 13 punti, ma la Sprint Race potrebbe cambiare tutto. Inoltre, c'è la possibilità che Martin venga promosso nel team Ducati factory.

di RICCARDO GALLI -
11 novembre 2023

Primo duello questa mattina, all’ora della colazione (le 8 in Italia). Va in scena la Sprint Race del Gp della Malesia. Il bello però è fissato per domani mattina (ancora all’ora di colazione, e quindi alle 8) con la gara che di fatto girerà tutta su un doppio risultato.

Primo: Bagnaia (Ducati factory) allunga il passo e dilata il distacco attuale dal suo rivale: 13 punti il vantaggio, in attesa della sentenza della Sprint.

Secondo: Martin (Ducati Pramac), mette la firma sulla gara giusta, accorcia le distanze o addirittura lo scavalca e indossa la casacca di favorito al titolo 2023.

L’incrocio del Gp della Malesia, insomma, (oggi e domani tutto in diretta su SkyMotoGp e in streamin su Now), sarà un incrocio che servirà ad accendere con forza i riflettori sule ultime due gare della stagione (Qatar e Valencia) dove il duello Pecco-Jorge vivrà i giri decisivi per capire che si sarà il campione del Mondo.

Per i bookmakers, Bagnaia è ancora il favorito, ma la quota è in continuo aggiornamento.

Nel frattempo, oltre al mercato piloti e alle problematiche della Honda per rimpiazzare Marquez con i sondaggi fatti prima su Fabio Di Giannantonio (Gresini) e poi su Luca Marini (Mooney-Vr46), c’è un altro argomento che divide il paddock, ovvero: dove vedremo il prossimo anno Jorge Martin, nel caso diventasse campione del Mondo?

La voce che ha preso a circolare con una certa insistenza racconta che Martin potrebbe essere promosso nel team Ducati factory con l’obiettivo di stampare di nuovo sulle Desmo in rosso il numero uno. Martin dunque accanto a Bagnaia? La suggestione ha fatto in un attimo il giro del paddock, scontrandosi (al momento) con posizioni contrattuali, manageriali e di investimenti pubblicitari che vorrebbero Ducati e Ducati Pramac mantere i loro assetti attuali anche nel 2024. E poi c’è quella morale: chi andrà a dire a Bastianini, che ha vissuto un 2023 martoriato dalla sfortuna, che la sua esperienza nel team principale è già finita?

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