MotoGp, Marquez: “Arrivare a 23” non mi piace, ma dovevo cambiare approccio”
L’ex campione del mondo è stato autore di una gara anonima a Spielberg, ma servono meno cadute e tanti dati per gli ingegneri: Honda lavora in funzione 2024
Bologna, 21 agosto 2023 - Nuovo approccio per Marc Marquez. Non c’è più l’ostinazione alla ricerca del risultato di prestigio che attualmente, con questa Honda, non può arrivare. Meno rischi, meno cadute, più dati per gli ingegneri anche se questo significa fare gare anonime, come quella in Austria a Spielberg dove lo spagnolo è finito alle spalle di Bastianini e Morbidelli in dodicesima posizione e a ben 23 secondi dal vincitore Pecco Bagnaia. E’ sicuramente un Marquez anomalo ma il weekend del Sachsenring, il suo regno, ha cambiato le carte in tavola: le cinque cadute in tre giorni hanno portato Honda a chiedere maggior prudenza. L’obiettivo è duplice, evitare che Marquez si faccia male e cercare di fornire dati agli ingegneri per sviluppare nella giusta direzione la moto. Così l’approccio dello spagnolo è cambiato e adesso il primo obiettivo è portare la moto al traguardo.
Marquez: “Non mi piace, ma dovevo cambiare”
Honda è proiettata al 2024, di conseguenza non serve che Marquez si prenda rischi inutili per tentare di raggiungere risultati per ora impossibili, con Ducati che viaggia forte, non solo con il team ufficiale, e KTM che è ormai seconda forza del campionato. Per Honda servono test, servono giri con la moto in pista per provare le nuove componenti, come la nuova carenatura aerodinamica. Per questo Marquez è meno aggressivo, meno veloce: il suo scopo è portare la moto al traguardo. Lo ha fatto anche ieri in Austria giungendo dodicesimo a 23 secondi di ritardo da Bagnaia e dietro a Franco Morbidelli: “Non ci sono segreti, ho affrontato il weekend con meno rischi per la moto così come ho fatto a Silverstone - le sue parole a margine del gran premio a Spielberg - In questo modo è molto facile fare qualche punto ma di sicuro non possiamo lottare per posizioni di prestigio. Abbiamo gestito il rischio per tutto il fine settimana e comunque siamo andati in crescendo”. Insomma, Marquez sta sacrificando la sua voglia di competere per consentire a Honda di trovare la chiave di sviluppo corretta, nel frattempo deve accontentarsi di non cadere e portare la moto al traguardo. Ma arrivare a 23 secondi dal primo non è tanto divertente: “E’ chiaro, non mi piace - ancora Marquez - Serviva però un cambio radicale dell’approccio anche se a un pilota come me non piace. Abbiamo provato a fare una grande modifica ma non è andata, così in gara abbiamo provato altre soluzioni. Questo è un periodo di molti test e devo essere concentrato”. Prossimo step a Barcellona il 3 settembre, poi il 10 settembre Misano e il giorno dopo i test in ottica 2024 sempre sul circuito Simoncelli. Lì si capiranno molte cose del futuro di Honda e anche di Yamaha. Leggi anche - Pecco Bagnaia domina in Austria: pole position, sprint race e gara MANUEL MINGUZZI
Continua a leggere tutte le notizie di sport su