Moto gp, Martin rivela: “Non riuscivo a dormire per la pressione. Ora penso solo a spingere”

Il pilota Pramac pronto a giocarsi il titolo con Bagnaia nelle prossime quattro gare. A caccia di un’altra vittoria per tatuare sul corpo la nuova data

di MANUEL MINGUZZI
16 ottobre 2024
Jorge Martin

Jorge Martin

Bologna, 16 ottobre 2024 – Si apre da Philip Island la volata finale per il titolo mondiale Moto gp 2024. Jorge Martin si affaccia agli ultimi quattro weekend con 10 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia, capace di recuperarne 14 da Misano 2 in avanti e con una maggior esperienza viste appunto le vittorie contro Fabio Quartararo nel 2022 e proprio contro Jorge Martin l’anno scorso. Lo spagnolo fino a qui ha vinto un solo mondiale, nel 2018 in Moto 3, e recentemente ha ammesso di aver sofferto la pressione, soprattutto nel 2023, quando qualche errore di troppo lo ha condannato. Ma a distanza di un anno si sente migliorato e pronto per vincere il suo primo titolo iridato nella top class. Bagnaia vuole invece il tris e farà di tutto per conquistarlo e per ripartire, anche nel 2025, con la carena numero uno.

Martin: “In passato non dormivo”

Quando ci si gioca qualcosa di così importante non è facile gestire la pressione e l’ansia, l’ossessione di vincere un titolo mondiale nella Moto gp e contro i migliori piloti del globo. Un po’ ne ha sofferto Jorge Martin, che infatti ha conquistato un campionato solo sei anni fa in Moto 3. Ne vuole un altro, anche per tatuarsi sul corpo la nuova data, dopo quella già impressa dopo l’iride nella classe più piccola. Ecco cosa ha detto Martin a Motogp.com: “L’anno scorso durante i weekend di gara non riuscivo a dormire. Ho deciso di rivolgermi a uno psicologo e adesso dormo molto bene. A febbraio avevo paura di tornare in sella perché non sapevo se sarei stato veloce come l’anno scorso. Invece la velocità c’è ancora”.

Martin nel 2023 ha dato l’impressione di essere più veloce di Pecco, ma l’esperienza ha prevalso: “Oggi non sono così più veloce degli altri, tutti vanno fortissimo, ma penso di essere migliore su alcuni punti di Bagnaia, Marquez e Bastianini”. E oggi Jorge ha capito che la pressione non è per forza un male, meglio avercela perché significa che la posta in palio è alta: “La vedo come un privilegio – prosegue il pilota Pramac –. Se c’è vuole dire che sto lottando per qualcosa di prestigioso e allora penso solo a spingere. Quando sei davanti è più difficile perché sei preda, ma io ragiono come se fossi dietro e continuo a spingere al cento per cento”. Le sue prestazioni, però, non sono bastate a convincere Ducati a promuoverlo nel team ufficiale al fianco di Pecco e così ha scelto di sposare la causa Aprilia.

Gino Borsoi, team manager di Pramac, ha parlato così della decisione di Borgo Panigale: “Dall’Igna dà l’impressione di essere stato stregato da Marquez e dal suo modo di guidare, e d’altronde se un pilota così fa di tutto per guidare la tua moto significa che hai fatto un grande lavoro. Su quanto accaduto ho la mia opinione, ma non conosco tutti i dettagli”. Ora palla alla pista con il gp d'Australia con Sprint Race alle 6 del mattino di sabato e gara la domenica mattina alle 5. Tutto in diretta su Sky Sport.

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