MotoGp Australia, dieci a ‘zio’ Zarco. le pagelle di Riccardo Galli

Il pilota francese vince la sua prima gara in MotoGp. Bagnaia

di RICCARDO GALLI
21 ottobre 2023
Moto: Zarco al primo successo in GP, "meglio tardi che mai"

Moto: Zarco al primo successo in GP, "meglio tardi che mai"

Phillip Island, 21 ottobre 2023 - Johann Zarco ha vinto il Gran Premio di Australia della MotoGp. Per il francese si tratta del primo successo in carriera nella categoria regina. Zarco è salito sul gradino più alto del podio con un sorpasso all'ultimo giro su Jorge Martin (Ducati-Pramac). Lo spagnolo ha dominato la gara per 26 giri ma è stato tradito dai9 pneumatici soft e all'ultimo giro è stato ripreso finendo quinto. Secondo posto per Francesco Bagnaia, che consolida il suo primato in classifica salendo a +27 punti su Martin.

Le pagelle di Riccardo Galli

Il migliore: Johann Zarco, 10

Lo zio, il nonno, della MotoGp vince la sua prima gara nella classe maggiore. Si diverte e si emoziona come un ragazzino il pilota Pramac, ma la sua festa è doppia. Già, perché, con la grinta e lo stile con cui ha vinto (andando a rimontare proprio sul compagno di team, Martin) ha regalato al Mondiale una bellissima pagina di spettacolo e di emozioni. Bravo zio.

Pecco Bagnaia, 9

Podio magico e utilissimo nel computo dei punti mondiali. E’ passato da un risicato più 4 di vantaggio su Martin a un solido più 27. Come per Zarco, gara strategicamente perfetta. Ha saputo soffrire, lottare, rimontare e all’ultimo giro inventarsi un sorpasso da applausi.

Fabio Di Giannantonio, 9

Sì, merita l’ex equo del voto con Pecco, perché vederlo lassù, girare con ritmo da top driver e con il passo dei migliori è stata una bellissima sorpresa. Il podio premia le sue qualità e in parte la delusione per sapere ormai da qualche settimana che a fine stagione per lui non ci sarà più una Ducati. Sei forte, Fabio.

Marco Bezzecchi, 7

Voto alto per la fatica che ha fatto per andare a prendersi un gruzzolo di punti e ricordare a tutti che se non ci fossero state congiure della malasorte, qualche Gp fa, oggi Bez potrebbe essere un concreto terzo incomodo fra Bagnaia e Martin. Inizia in salita, fa buone cose nella seconda parte della gara.

Brad Binder, 6,5

Lottatore al limite. Sempre e comunque. A tratti ha avuto il passo da podio sicuro, magari con la prospettiva-sogno di vincerla. Poi negli ultimi tre giri è cambiato tutto. Calo fisico e calo di prestazione e giù nel risucchio degli scatenati Pecco, Diggia e Zarco. Poteva fare di più, ma comunque ce l’ha messa davvero tutta.

Aleix Espargaro, 6

Soffre ma non molla. Non gli girano le cose nella direzione giusta ma fa di tutto per raddrizzare la situazione. Più che il piazzamento finale e la certezza di un’Aprilia che sta bene, si prende la sufficienza per come vuole spremersi sempre e comunque, anche quando, chiunque, potrebbe avere la tentazione di mollare e accontentarsi.

Enea Bastianini, 6

Prove tecniche di rinascita nel finale di un Mondiale che per lui è stato tragicamente un incubo. Enea sta (inevitabilmente) ancora scoprendo la sua Desmo 2023. Così il mix di pregi e difetti lo mette in condizione di fare solo gare altalenanti. In Australia è andata un po’ meglio. Ma quanta fatica, povero Bestia.

Luca Marini, 5

Gli vanno tutte storte e alla fine, Luca quasi non si vede. Rimane là intruppato nelle retrovie e e nonostante spirito e buona volontà riesce a recuperare un centimetro mentre gli altri volavano via. Tappa da dimenticare, anche se il cuore di Maro c’è sempre. Si rifarà in Thailandia, ne siamo sicuri.

Jorge Martin, 4,5

Voto difficilissimo. Vediamo perché. Scommette su una gomma impossibile (soft posteriore), ma accende la gara come un cannone. Vola via, fa il vuoto, prova (appunto, prova) a gestire come l’asfalto stava divorandosi il gommone di dietro. A quattro giri dalla fine è ancora primo, poi… ecco la sentenza: la gomma perde pezzi, la moto non si fa più comandare e una vittoria certa diventa un misero quinto posto. Scommessa sulla soft sbagliata. Ahia, Jorge. Fabio Quartararo, 4

Sette giorni fa sembrava essere rinato, ma forse era solo un’illusione ottica. Sia chiaro che lui, come è stato per tutto il Mondiale c’entra poco. Il problema e quindi il 4 in pagella è più e soprattutto per la Yamaha che per lui. La domanda che Fabio continuerà a farsi è questa: ma perché Yamaha ha deciso di fargli vivere una stagione tanto brutta?

Il peggiore: Marc Marquez, 4

Un paio di lampi alla Marquez, poi il buio. Assoluto. Ok che l’avventura in Honda è già finita, ma quello che oggi ha dato più nell’occhio è la sufficienza con cui Marc ha affrontato la gara. Solo un accenno (uno) come tentativo di risalita o di fare le voce grossa. Il niente per uno come lui. Marc ha mollato (con la Honda), ormai non ci sono più dubbi.  

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