MotoGp, nulla è perduto per Bagnaia: ci sono oltre 200 punti a disposizione

La caduta di Misano fa scendere Bagnaia a quasi un gp di ritardo da Martin, ma ci sono ancora 222 punti a disposizione in sei gp: tutto aperto

di MANUEL MINGUZZI -
23 settembre 2024
Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Bologna, 23 settembre 2024 – Non è riuscito a spiegarsi cosa sia successo e il risultato è una caduta e 24 punti di ritardo da Jorge Martin, alla fine secondo e sorpassato all’ultimo giro da Enea Bastianini. Pecco Bagnaia ha vissuto la peggiore delle domeniche dopo aver dominato il sabato con pole position, record della pista e Sprint Race superlativa a Misano 2. Il campione del mondo assaporava un successo domenicale sul tracciato di casa e con i suoi tifosi, ma un problema alla gomma posteriore, e successivamente una sanguinosa caduta, lo hanno reso il pilota più infelice della giornata. Poteva dominare, Pecco, invece qualcosa non è andato.  

La gomma posteriore, poi la strana caduta

La vittoria numero 100 di Ducati poteva portare la firma di Bagnaia, con il numero uno in carena e sul circuito di casa, invece c’è il graffio della Bestia Bastianini, con polemiche per il sorpasso all’ultimo giro, irregolare per gli spagnoli Martin e Marquez, lecito per la direzione gara che non ha intrapreso sanzioni per il pilota Ducati. Si lecca dunque le ferite Bagnaia in una domenica da dimenticare. La gomma posteriore non si è accesa e non ha funzionato per tutta la prima parte di gara, infatti si è subito notata la differenza di grip in uscita curva,  così Pecco ha dovuto cedere le prime due posizioni e lasciar andare Martin e Bastianini, fino a tre secondi di ritardo che in una gara di Moto gp sono quasi irrecuperabili. Poi, di colpo, la gomma ha iniziato a funzionare e Pecco, a suon di giri veloci, si è riportato in scia a circa un secondo e mezzo, odorando la possibilità di fare lo sgambetto a entrambi, che effettivamente si sarebbe verificata con il sorpasso della bestia all’ultimo giro. Invece, una chiusa improvvisa all’anteriore verso la Quercia ha fatto cadere Bagnaia, quasi inspiegabilmente. ‘Ho frenato 20 metri prima rispetto al giro veloce ed ero dritto. C'erano delle strane vibrazioni’, le sue parole dopo la gara. Il risultato è che Martin, con il secondo posto, si è portato a 24 punti di vantaggio in classifica. Ducati, comunque, si gode il centesimo successo in top class. Questa la soddisfazione del CEO Claudio Domenicali: “E’ un traguardo che ci rende orgogliosi e il nome Ducati è ancora più indelebile nella storia della massima competizione motociclistica. Sono momenti in cui si può guardare indietro e dare il giusto peso a ogni sforzo in anni di impegno e innovazione continua”. Per Ducati è arrivata anche la matematica del titolo costruttori, il quinto consecutivo: “E’ il coronamento del nostro miglior momento sportivo di sempre. Grazie a tutti i piloti, colleghi, ingegneri, tecnici, partner e a tutti i ducatisti che hanno lavorato con passione e determinazione”, i ringraziamento di Domenicali

Nulla è perduto: ci sono ancora sei gare

24 punti dopo 14 weekend possono sembrare un bottino rilevante, e lo sono, ma per Pecco Bagnaia mancano ancora sei appuntamenti e il terreno per recuperare c’è ancora. Quasi un gp di ritardo per Pecco (24 punti a fronte dei 25 per chi vince la domenica), ma nel conteggio ci vanno anche le Sprint Race che assegnano 12 punti a gara. I conti sono presto fatti, mancano sei gare lunghe, quindi 150 punti, mancano 6 sprint race, quindi altri 72 punti, significa che in totale ce ne sono 222 a disposizione. Tantissimi per recuperarne 24. Certo, Martin è il re delle Sprint, Misano a parte, ma di sicuro Pecco può tornare di nuovo sotto con sei domeniche pressoché perfette, con anche Marquez e Bastianini che possono inserirsi nella lotta e togliere qualche punto qua e là. Dopo Misano 2 si va subito in Asia per il gp di Indonesia, l’anno scorso vinto da Pecco la domenica, Martin ritirato ma vincente in Sprint Race. Subito dopo si va in Giappone a Motegi, dove nel 2023 Martin fece, come suo solito al sabato, primo in Sprint Race, ma ci mise dentro la doppietta con il successo pure la domenica. In Australia, nella mitica Philips Island, ci fu invece il successo a sorpresa di Johann Zarco, che riuscì a beffare Pecco Bagnaia, abile a sfruttare il magro quinto posto di Martin che lasciò per strada punti importanti nella lotta al titolo. Pronto riscatto dello spagnolo in Thailandia, circuito che ama molto, con doppietta tra sabato e domenica. Era già una fase di gestione di Bagnaia che poi andò in Malesia per fare un doppio terzo posto con Martin secondo al sabato e quarto la domenica, quasi a cementare il secondo mondiale che giunse poi a Valencia con il ritiro di Martin la domenica e la vittoria di Bagnaia per la storia. Insomma, gli ultimi sei tracciati si alternano come feeling tra i due duellanti, ma di sicuro 24 punti non possono tenere del tutto tranquillo Martin, che non potrà troppo gestire con anche Bastianini e Marquez che conservano qualche timida speranza di titolo. La bestia è distante 59 punti dallo spagnolo e se sistema il sabato può diventare molto pericoloso, come si è visto a Misano 2, mentre Marquez è distante 60 punti esatti, ma con una moto 2023 appare leggermente più indietro rispetto alle Desmosedici 2024. Non c’è sosta nel motomondiale 2024 e il trittico di gare fino al 6 ottobre potrebbe rivelarsi decisivo. Dopo Misano 2, infatti, arriva subito l’Indonesia nel weekend prossimo e immediatamente dopo, dal 4 al 6 ottobre, ci sarà Motegi. Due fine settimana decisivi per Pecco che dovrà dimezzare o ridurre sensibilmente il divario da Jorge in vista degli ultimi quattro gp. I punti ci sono ancora. Nulla è perduto.

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