MotoGp, dal 2027 meno aerodinamica. Martin: “Si tornerà indietro di 10 anni”

Nuovi regolamenti per frenare l’avanzamento tecnologico che ha portato la MotoGp a somigliare alla F1

di MANUEL MINGUZZI -
5 aprile 2024
Jorge Martin (Ansa)

Jorge Martin (Ansa)

Bologna, 5 aprile 2024 - Una rivoluzione nel mondo Moto gp dal 2027. Cambieranno radicalmente i regolamenti tecnici e si vedranno moto meno ancorate all’aerodinamica. La decisione è stata presa per ridare alle due ruote la possibilità di generare spettacolo con sorpassi e contro sorpassi, aspetto venuto meno negli ultimi anni a causa della progressione tecnologica che ha reso i prototipi sempre più veloci e più simili alle Formula 1. Gli effetti, infatti, sono gli stessi. Aria sporca per chi insegue, aumento delle pressioni delle gomme quando si sta dietro un’altra moto e velocità di percorrenza sempre più alta, che di fatto inibisce le possibilità di sorpasso e spettacolo. Molte gare rischiano di diventare noiose, in cui chi è in pole position o in prima fila cerca immediatamente di stare davanti, sapendo che chi insegue sarà limitato da aria sporca e gestione gomme. La qualifica è diventata sempre più determinante, come accade in Formula 1, così molti piloti hanno chiesto a gran voce di fare un passo indietro e ciò avverrà nel 2027.  

Meno ali e alette, Martin: “Indietro di 10 anni”

È stata Ducati la prima a far comparire appendici aerodinamiche sulle carene delle Desmosedici e da lì in avanti tutti hanno copiato, così come altre soluzioni tecnologie come l’abbassatore che consente una progressione in uscita di curva più stabile e veloce. Insomma, tante idee che hanno fruttato a Ducati tanti successi ma a detta di molti anche meno spettacolo. Le moto vanno molto veloci in percorrenza e in trazione, così restare in scia è complicato e quando si arriva in frenata l’aria sporca e il risucchio fanno il resto, con il rischio di cadere o far alzare le pressioni degli pneumatici. Così si è deciso per un dietrofront, cioè limitare l’uso dell’aerodinamica per ridare spettacolo alle gare, con moto meno performanti per alzare il numero dei sorpassi. Meno alette, dunque, ma anche novità sui motori, che saranno meno potenti. Già Dani Pedrosa era stato chiaro qualche tempo fa, prototipi troppo veloci: “Le moto sono meno agili perché più veloci in curva e bisogna recuperare maneggevolezza”. Lo si tenterà di fare mettendo un freno all’aerodinamica dal 2027, che significa tornare ad una Moto gp un po’ più vicina al romanticismo dei vecchi tempi. Per Martin, addirittura, si tratterebbe di tornare indietro di dieci anni. E non sarebbe per forza un male: “Ho voglia di 2027, torneremo indietro di 10 anni”, ha affermato il leader del mondiale al quotidiano As. Sarà molto interessante vedere la differenza. Intanto, l’accordo tra i team è vicino come affermato da Carmelo Ezpeleta a Marca: “I costruttori hanno visto le proposte, siamo molto vicini all’accordo ed entro un mese avremo il regolamento approvato da tutti”. Le nuove regole, appunto, prevedono meno aerodinamica ma anche un ritorno dei motori a 850cc.  

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