MotoGp, Gran premio di Francia: favoriti e strategie per la gara di Le Mans

Ktm in grande forma, così come Martin: per Bagnaia lotta serrata senza prendere rischi inutili. Ancora crisi per Quartararo. Risale Marquez

di MANUEL MINGUZZI -
13 maggio 2023
Il podio della Sprint race a Le Mans

Il podio della Sprint race a Le Mans

Le Mans, 13 maggio 2023 - Sarà un gran premio di Francia scoppiettante. La Sprint Race ha messo in luce la grande forma di Jorge Martin su Ducati Pramac, ma anche quella della Ktm di Brad Binder, secondo, e di Jack Miller, caduto ma in palla nelle parti alte. Dovrà sudarsela Pecco Bagnaia che ha preferito non prendere rischi inutili in Sprint Race ma trovando comunque un buon terzo posto con Luca Marini quarto e Marc Marquez quinto. Il pilota Ducati Lenovo dovrà essere bravo a capire quando rischiare e quando no in mezzo a tanti piloti aggressivi, ben sapendo che il suo obiettivo è il titolo mondiale e quindi con l’esigenza di evitare il più possibile degli zero in classifica. E sarà grande strategia sulle gomme da utilizzare, dato che qualche pilota si è ritrovato a dover risparmiare le morbide (cinque treni a disposizione) perché papabili anche per la gara. Ancora grande difficoltà per Fabio Quartararo, caduto anche in Sprint Race dopo essere stato escluso dalla Q2.

Favoriti: Martin su tutti

Sempre più difficile identificare il feeling migliore per il passo gara in un weekend che già dalle prime sessioni impone ai piloti la necessità del time attack per evitare di passare dalla Q1 in qualifica. Di sicuro, fin dal venerdì si è presentata a Le Mans una Ktm in grande forma, ai vertici e con grande fiducia sia con Jack Miller che con Brad Binder. Per entrambi grande velocità anche se in Fp3, sul passo gara, c’è stata la risalita di Martin e Bagnaia e l’unica incognita appare essere la scelta della gomma giusta per evitare cali nel finale di gara. La velocità c’è tutta, la moto è migliorata molto, e il talento dei due piloti fa il resto. Si tratta di dover concretizzare evitando errori come quello dell’australiano in Sprint Race. Ma proprio la gara veloce ha messo in mostra uno straordinario Jorge Martin, capace di scavare un solco irrecuperabile in due giri dopo aver sopravanzato Pecco Bagnaia: la Ducati Pramac si candida dunque a favorita del gran premio. E veniamo al ducatista ufficiale. Pecco ha avuto alcune difficoltà durante il weekend e ha evitato la Q1 per il rotto della cuffia, anche lamentando un problema con un treno di gomme. Le cose però sono andate migliorando e, oltre alla pole position, c’è stato un buon terzo posto in Sprint Race, amministrando la durata della gomma ed evitando rischi a parte una dura battaglia con Marc Marquez. La strategia di Pecco sembra quella di lasciar sfogare la velocità altrui nei primi giri provando a gestire la gomma per una rimonta nella seconda parte. In ripresa anche la Honda di Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo ha disputato una ottima qualifica e in Sprint Race è rimasto in lotta per il podio fino a pochi giri dal termine e solo un calo evidente della gomma posteriore lo ha limitato negli ultimi giri, consentendo anche a Luca Marini di scavalcarlo. La sensazione è che il nuovo telaio Kalex stia funzionando ma che manchi ancora qualcosa per il ritorno definitivo ai vertici. Sarà comunque della partita con il suo solito atteggiamento aggressivo. Tra gli outsider resta da citare Luca Marini. Il fratello di Valentino Rossi ha lamentato un passo sul ritmo gara non ottimale nelle varie sessioni di libere ma in Sprint Race sembra aver trovato il modo di far funzionare la sua Ducati Mooney. Sarà in lotta per il podio. In gara lunga dovrebbero risalire anche le due Aprilia, un po’ appannate in Sprint Race, con Aleix Espargaro e Maverick Vinales sempre molto forti quando il serbatoio si svuota nella seconda parte di gara. Infine, Fabio Quartararo. Il francese non trova la via per uscire dal tunnel. In Fp3 ha mostrato buon passo gara ma la qualifica lo ha visto eliminato in Q1 e in Sprint Race è arrivata una sanguinosa caduta nel tentativo id forzare una rimonta dentro la top five. Si preannuncia una gara molto difficile per il francese soprattutto in fase di sorpasso. Non sembra invece essere un weekend competitivo per Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli, fino a qui rimasti abbastanza nascosti. Un nome fuori dalla griglia dei papabili può essere quello del padrone di casa Johan Zarco.

Grandi dubbi sulle strategie

Weekend molto particolare quello di Le Mans. Alcuni piloti si sono lamentati delle poche gomme morbide a disposizione, cinque treni in totale, trovandosi a doverle risparmiare in alcune fasi delle libere anche perché potrebbero rappresentare una scelta pure per la gara. La pista è esigente ma fino a un certo punto, tanto che all’anteriore si potrebbe anche pensare ad una morbida mentre al posteriore i piloti dovranno fare attenzione a non usurarle troppo in avvio col rischio di perdere grip col passare dei giri. C’è anche chi ha usato una dura all’anteriore in Sprint Race, segno che un po’ tutte le soluzioni sembrano offrire determinate garanzie. Michelin ha portato una gomma simmetrica all’anteriore con tre mescole (morbida, media e dura) mentre una gomma asimmetrica, per favorire il lato destro, al posteriore con due mescole (morbida e media). Le temperature in Francia non sono elevate, e non si esclude nemmeno la pioggia, motivo per cui diversi piloti, come in Sprint Race, potrebbero scelte una morbida sia all’anteriore che al posteriore. L’alternativa è la soluzione media davanti e morbida dietro. In caso di bagnato le soluzioni sono entrambe asimmetriche con mescole morbide e medie. E’ possibile che si vedranno strategia di gara differenti, qualche pilota potrebbe tentare un avvio più aggressivo mentre altri decideranno di preservare inizialmente le gomme per il finale.

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