Motogp, Poncharal incorona Acosta: “Solo il cielo è il suo limite”
Il capo del team Tech 3 lancia Acosta: è il migliore con cui ho lavorato. Il prossimo anno sarà KTM ufficiale
Bologna, 12 agosto 2024 – Pedro Acosta un predestinato? Sì, per Herve Poncharal, da sempre punto di riferimento del team Tech 3 che ora ha a disposizione le Gas Gas, cioè KTM colorate di rosso. Il processo di apprendimento del giovane pilota spagnolo è stato breve, brevissimo e già a inizio stagione ha fatto vedere il suo talento duellando per i podi con Ducati e i migliori piloti al mondo. Fase centrale di stagione maggiormente opaca, ma vale per tutte le KTM che hanno faticato a tenere il passo di Ducati a livello di prestazione. Servono miglioramenti sul prototipo della moto austriaca e il talento di Acosta non è certo in discussione nonostante 12 cadute da inizio anno a oggi.
Poncharal: “Acosta non ha limiti”
Herve Poncharal di piloti forti nel suo team ne ha visti tanti, ma il talento di Pedro Acosta non ce l’ha avuto nessuno. Il responsabile della squadra è stato chiaro: Pedro non ha limiti. Si è adattato immediatamente alle Moto gp dopo due anni di Moto 2. Sentite Poncharal a Dazn: “Potrebbe sembrare una esagerazione, ma Pedro Acosta è il miglior pilota con cui io abbia mai lavorato”, la sentenza di Poncharal che dunque lancia il giovane spagnolo nell’olimpo. Il futuro sarà suo. La velocità di apprendimento di Acosta è quella che più colpisce Poncharal e il team e ai test di Valencia si era già notata la sua capacità di adattarsi alla potenza e alle pieghe dei prototipi Moto gp: “E’ una spugna, infatti il soprannome è ‘Spongebog’ – ancora Poncharal – Penso che non ci sia miglior modo di descriverlo e la pressione su di lui era alta, ma dopo i primi giri sembrava che fosse in sella da sei mesi. I limiti? Non ne ha, piloti come lui ne vengono fuori ogni dieci o quindici anni. Il limite è il cielo”. Acosta un talento, anche se a volte nel tentativo di portare al limite la sua moto incorre in qualche caduta di troppo. Motorsport.com ha stilato la classifica delle cadute e Acosta è a quota 12, dietro al solo Marc Marquez che continua a cadere tanto nonostante il cambio di moto. L’otto volte campione iridato è già a quota 15 e continuando così potrebbe superare le 29 cadute dell’anno scorso, quando la sua Honda non ne voleva sapere di rimanere in piedi. Di sicuro Marquez ha ritrovato il sorriso in Ducati ed è tornato a lottare per i podi, ma a livello di cadute c’è ancora qualcosa da registrare. Anche Binder cade tanto, a quota 12 appaiato con Acosta, mentre subito dietro c’è Joan Mir a quota 10 con Marco Bezzecchi, che ha pochissimo feeling con la Ducati 2023, e Johan Zarco, un altro pilota Honda. Prossima sfida ad altissima velocità nel weekend con il gran premio d’Austria dal 16 al 18 agosto.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su