MotoGP Texas: Bagnaia mostra i muscoli e vince. Marc Marquez cade, il fratello Alex in vetta al Mondiale
Pecco vince il Gp del Texas, approfittando della caduta di Marc Marquez, Alex e Di Giannantonio completano il podio

Pecco Bagnaia festeggia la vittoria nel Gp di Austin
Austin 30 marzo 2025 – Serviva serenità e un pizzico di fortuna per rimescolare le carte di questo Mondiale e questa volta la mano vincente la pesca Pecco Bagnaia. Nuvola Rossa vince il Gran Premio del Texas approfittando della caduta di Marc Marquez al nono giro. L'alieno catalano non solo perde la gara, ma con questa caduta perde anche il primato in classifica Mondiale in favore di suo fratello Alex, al secondo posto anche oggi, per la sesta volta in sei gare corsi fin qui. Il podio lo completa Fabio Di Giannantonio, mentre la grande reazione nel finale porta Bezzecchi e la sua Aprilia fino al sesto posto.
La Gara
Partenza ritardata a causa della scelta appena prima del giro di formazione di molti piloti di cambiare le gomme. Griglia svuotata e per il nuovo regolamento bandiera rossa per vedere così posticipata la partenza di questo Gp delle Americhe. La gara però comincia senza ulteriori intoppi alle 21:15, con tutti i piloti a optare per la gomma da asciutto. Altra partenza super, come successo in sprint race, per Bagnaia, che sale subito in terza posizione, mettendo pressione ad Alex Marquez per il secondo gradino del podio. Intoccabile invece Marc Marquez, allunga e si ritrova con un margine superiore al secondo dopo un solo giro. Super Jack Miller, indemoniato nei primi giri con la Yamaha, risalito fino al quinto posto, con Quartararo settimo, mentre precipita addirittura in nona posizione Acosta. Indietro invece le Aprilia, con Bezzecchi, primo della casa di Noale, in 14' posizione.
Le posizioni sembrano congelarsi, quanto meno in testa, ma riaccende la sfida Pecco Bagnaia, il tre volte Campione del Mondo infatti si accende e al quarto giro compie un soprasso eccellente ai danni di Alex Marquez. Una staccata da paura a curva 12 dopo il rettilineo, gli permettono di guadagnare il secondo posto. Il numero 63 lancia così la rincorsa a Marc, ma l'alieno catalano risponde con un giro successivo tre decimi più veloce del compagno di team. Proprio come in Thailandia, questi tre fanno il largo alle loro spalle, con Di Giannantonio in scia solo nelle prime quattro tornate, prima di lentamente vedersi allontanare i tre piloti Ducati.
Il copione della gara sembra già scritto, ma al nono giro c'è il colpo di scena che non ti aspetti. Nel serpentone del primo settore infatti Marc Marquez tocca il cordolo interno in uno dei cambi di direzione e scivola, perdendo l'anteriore. Bagnaia si ritrova così clamorosamente in testa, inseguito da Alex Marquez, con Di Giannantonio che sale in zona podio. Dietro cade anche Mir con la sua Honda, mentre prende ritmo Bezzecchi, il quale risale fino al decimo posto, alle spalle di Marini. Da sottolineare la solidità anche di Binder e Miller su KTM e Yamaha, rispettivamente quinto e sesto. Caduta da registrare anche per Acosta.
Marc Marquez prova a restare in pista, nel tentativo di recuperare punti, ma i danni subiti dalla sua moto sono consistenti e non gli permettono di rip0rendere ritmo, costringendolo infine a ritirarsi al sei giri dalla fine. Dietro continua la risalita di Bezzecchi: il pilota romagnolo dà spettacolo in un bellissimo duello con Zarco per il settimo posto, con il francese a lasciare purtroppo la gara un paio di giri più tardi, in seguito a una caduta a curva 11. Cade anche Aldeguer con la sua Ducati a due giri dal termine, quando si trovava al quinto posto, sua miglior gara fin qui in MotoGP.
Le gerarchie in vetta non cambiano più e allora si può tornare a festeggiare anche in Italia, perché vince Pecco Bagnaia, davanti ad Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio. La caduta di Marc provoca invece il primo scossone di classifica, con un nuovo leader iridato in Alex. Ancora tripudio Ducati per i costruttori, con un podio monomarca anche in questo Gran Premio.
Il risultato della gara e la classifica
Bagnaia (Ducati) 39'00.191, A. Marquez (Ducati), Di Giannantonio (Ducati), Morbidelli (Ducati), Miller (Yamaha), Bezzecchi (Aprilia), Bastianini (KTM), Marini (Honda), Ogura (Aprilia), Quartararo (Yamaha), Rins (Yamaha), R. Fernandez (Aprilia), A. Fernandez (Yamaha), Viñales (KTM), Savadori (Aprilia), Chantra (Honda), Zarco (Honda), Aldeguer out (Ducati), Binder out (KTM), M. Marquez (Ducati), Mir out (Honda), Acosta out (KTM).
Classifica Mondiale piloti: A. Marquez (Ducati) 87, M. Marquez (Ducati) 86, Bagnaia (Ducati) 75, Morbidelli (Ducati) 55, Di Giannantonio (Ducati) 44, Ogura (Aprilia) 25, Zarco (Honda) 25, Bezzecchi (Aprilia) 24, Marini (Honda) 20, Miller (Yamaha) 19, Binder (KTM) 19, Bastianini (KTM) 16, Acosta (KTM) 16, Quartararo (Yamaha) 16, Mir (Honda) 10, Rins (Yamaha) 10, Viñales (KTM) 6, R. Fernandez (Yamaha) 3, Oliveira (Yamaha) 2, Savadori (Aprilia) 1.
Classifica Mondiale costruttori: Ducati 111, Honda 36, KTM 34, Aprilia 33, Yamaha 28.
Moto2: Dixon domina la gara bagnata, Arbolino sul podio con Lopez, cade alla fine Vietti
Altro scroscio di pioggia a condizionare la corsa di Moto2, con gara che comincia su pista bagnata. La pista bagnata lancia la prima fuga di Dixon, con diversi piloti, capitanati in pista dalle prestazioni di Agius a scegliere la gomma d'asciutto, sbagliando però la scelta. Volano invece i piloti con gomma da bagnato, dietro al pilota inglese bene Lopez, ma ancora di più Arbolino, scatenato nella sua risalita. L'aumento della pioggia taglia definitivamente alle speranze dei piloti con la gomma da asciutto. Grande risalita anche da parte di Vietti, il quale arriva fino alle porte del podio al quarto posto, prima però di cadere a curva 13 nel penultimo giro. I distacchi per il resto sono elevatissimi per le posizioni di vetta, andando così a coronare la grande fuga di Dixon, il quale si prende anche la vetta del Mondiale piloti. Alle spalle dell'inglese arrivano Arbolino e Lopez, componendo un podio di sole Boscoscuro.
Risultati Moto2 Gp delle Americhe: 1 Dixon, 2 Arbolino, 3 Lopez, 4 Canet, 5 Guevara, 20 Vietti.
Classifica Mondiale Moto2: Dixon 59, Canet 46, Gonzalez 45, Lopez 30, Arbolino 28, Vietti 16.
Moto3: Rueda dominante vince in solitaria davanti a Kelso, primo podio per l'italiano Bertelle
La gara della Moto3 è pesantemente condizionata dall'asfalto sdrucciolevole a causa della pioggia che poco prima della gara ha colpito il circuito del Texas. Diverse cadute e problemi nel giro di schieramento in griglia. Tra loro paga dazio Adrian Fernandez, caduto, prova a rischierarsi ma entra in pista durante il giro di formazione con il semaforo rosso, che unito al doppio long-lap penalty per falsa partenza, di fatto rendono vana la sua gara. A differenza del solito la gara non è la solita lotta serrata giro dopo giro a scambiarsi posizioni ogni giro. José Rueda ha infatti un altro ritmo e scappa stampando giro record, su giro record. Alle sue spalle ci pensa Kelso a fare un'ulteriore selezione, mentre la lotta vera è per il terzo posto. Alla fine la spunta l'italiano Bertelle, primo podio per lui, davanti agli spagnoli Piqueras e Quilles. Male gli altri italiani con Lunetta, Nepa e Rossi caduti, mentre Foggia finisce solo settimo dopo una grande qualifica.
Risultati Moto3 Gp delle Americhe: 1 Rueda, 2 Kelso, 3 Bertelle, 4 Piqueras, 5 Quiles, 7 Foggia, 11 Pini, 15 Carraro, out Lunetta, Nepa e Rossi.
Classifica Mondiale Moto3: Rueda 66, Ouqyeras 42, Fernandez 40, Bertelle 40, Foggia 24, Nepa 19, Lunetta 15, Rossi 8, Pini 5,
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