Orgoglio Italia. "Marquez è forte, ma il favorito resta Bagnaia»

Il presidente della Federazione Copioli: "Pecco ha pagato le cadute, ma ha dato un grande esempio".

di RICCARDO GALLI
30 novembre 2024
"Marquez è forte, ma il favorito resta Bagnaia"

Il presidente della Federazione Copioli: "Pecco ha pagato le cadute, ma ha dato un grande esempio".

Giovanni Copioli, presidente della FMI (la Federazione italiana di motociclismo), si coccola e progetta il futuro del mondo del due ruote con la metafora, il gesto, insomma, quella mossa elettrizzante, coinvolgente, e ovviamente indispensabile che da sempre accende le emozioni di chi si è lasciato trascinare la vita dalle moto.

"Come vivo l’attesa dell’assemblea elettiva del prossimo 15 dicembre? E come mi immagino il mio lavoro in Federazione nel 2025? Con lo spirito da pilota: quindi a gas aperto". Sorride, Copioli, presidente uscente, ma già pronto a risalire in sella.

Prima di tuffarsi nel futuro però, vogliamo rivedere il 2024? Che Mondiale è stato quello della MotoGp?

"Fantastico, anche se è mancata la ciliegina"

Ovvero?

"Non ha vinto Bagnaia che secondo me meritava davvero il titolo. Ok, Martin è stato bravissimo, ma Pecco in certe fasi della stagione è stato più forte dello spagnolo. Alla fine ha pagato a carissimo prezzo le sue cadute, le volte che è stato… spinto fuori. Bagnaia comunque è stato grandissimo anche per il modo in cui ha saputo vivere il risultato finale. Con una sportività unica. È un campione nello sport e nella vita".

Però, il prossimo anno, gli hanno messo accanto addirittura Marquez: che accadrà?

"Sono molto curioso. Curioso di vedere Marc sulla Ducati ufficiale, ma…".

Ma?

"Marquez è un grandissimo e darà del filo da torcere a Bagnaia, ma io dico che Pecco può tornare a prendersi il titolo. È molto forte, e nella sfida otterrà motivazioni e risultati incredibili. Per me sarà lui il vero favorito".

Sincero: Ducati ha fatto bene a creare la coppia Bagnaia-Marquez?

"Io avrei preferito che Ducati tenesse Bastianini. Sono presidente della Federazione italiana e punto sempre sui piloti italiani. Mi spiace per Enea perché è un gran pilota e vederlo ancora in rosso mi avrebbe fatto piacere".

A proposito di italiani, come si aspetta il 2025 dei piloti di casa nostra?

"Morbidelli e Di Giannantonio hanno vissuto un 2024 positivo nonostante qualche problema di troppo. Marini… lo aspetto, sperando che Honda faccia una moto più competitiva".

Andiamo a casa sua, in Federazione: il progetto più ambizioso?

"Continuare il lavoro con i giovani. Con il programma ‘Talenti azzurri’. In sette anni abbiamo fatto tanta strada e adesso vogliamo allargare la nostra attenzione a piloti ancora più piccoli. Magari partendo dagli 8 anni. ‘Talenti’ è un progetto che veicola attività sportiva, tecnica, valori morali. Accompagniamo tanti ragazzi dalla semplice passione per la moto al sogno di correre. In qualsiasi delle nostre discipline, non solo la velocità".

Se le faccio il nome di Luca Lunetta…

"Dice il giusto. Luca è il prototipo dei ‘Talenti azzurri’. Il suo 2025 sarà un anno importantissimo, ma il lavoro con il team di Paolo Simoncelli ha già messo in evidenza le tante qualità di questo ragazzo. Che, ricordiamolo, ha già scritto in qualche modo la storia: Lunetta è il primo pilota sportivo dell’Arma dei Carabinieri. Arma con la quale abbiamo una collaborazione diretta ed eccellente".

Copioli, da presidente della FMI e motociclista, un suo parere sul nuovo codice della strada?

"Si è arrivati a un punto essenziale, considerare il motociclista un ‘utente vulnerabile’ alla pari dei pedoni e dei ciclisti. Un gran passo in avanti. Ci sono dettagli decisivi per la nostra sicurezza, per il nostro mondo, come ad esempio la terza fascia dei guardrail…Ora però tocca alle amministrazioni, alle autorità, perché dalle leggi scritte si passi ai fatti. Sì, mi batterò per questo".

A gas, ovviamente, aperto.

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