Pecco cade, magia Bez: Mondiale riaperto. Martello Martin, tre Ducati per il titolo
Da Bagnaia un errore che non ti aspetti: "Tutta colpa mia". Nel caldo di Buddh Marco è super: "La vittoria più bella della mia carriera"
"E’ tutta e solo colpa mia". Pecco Bagnaia scandisce il risultato e la delusione cocente con un’autocritica che non lascia spazio a interpretazioni. Così è. Punto e basta. "Ho sbagliato", ripete. E nell’errore compiuto sulla pista-fornace del Gp dell’India, Bagnaia ha acceso definitivamente la speranza mondiale di Martin e perché no di Bezzecchi.
Lui, il Bez, al contrario, di errori non ne ha commessi. Anzi, è stato semplicemente perfetto. Ha preso per mano la gara subito e non l’ha mollata più, mettendosi dietro anche quel Martin che ha sofferto caldo, afa e umidità come in una maratona nel deserto.
Ma torniamo all’erroraccio di Bagnaia. Un attimo, "una sbavatura", come l’ha definita lo stesso Pecco l’ha fatto scivolare dal paradiso all’inferno. Paradiso perché, proprio mentre Bez aveva iniziato a fare gara a parte, collezionando distacchi da F1 più che da MotoGp, lui, Bagnaia sarà controllando, superando e facendo innervosire il rivale, Martin.
Poi… "Poi – sono ancora parole di Pecco – la gomma era davvero dura, molto dura. Ho, abbiamo voluto provare ad andare oltre, ma…".
E rieccoci al concetto di “sbavatura”. Che poi significa molto più crudelmente, errore. Un errore di valutazione che Bagnaia ha pagato a carissimo prezzo e che adesso dovrà rimediare, meglio sempre prima possibile. Meglio se già domenica, quando la MotoGp si presenterà in Giappone.
La gioia di Bezzecchi, tornando al ragazzo del team di Valentino, è enorme quanto la delusione di Bagnaia. "Volevamo questo risultato – dice il pilota del Mooney-Vr46 –. Avevo fatto la pole e purtroppo nella Sprint, Luca mi aveva buttato fuori al primo giro. La gara? Ho voluto andare subito in vetta per evitare che Martin o Pecco potessero fuggire. Il Mondiale? Ci sono ancora tante gare e tanti punti…E comunque, questa è stata la vittoria più emozionante della mia carriera” Mondiale che sta accendendo i riflettori soprattutto sul team Pramac di Paolo Campinoti. Martin è adesso il vero favorito nella corsa al titolo. Già, Martin che ha finito la gara rischiando lo svenimento per il caldo e che ha dato spettacolo anche richiudendosi la tuta, che gli si era aperta sul petto, come se anzichè a 200 all’ora fosse alla guida di uno scooter.
Una cosa è certa, Ducati sta accompagnando tre dei suoi piloti nella lotta per la conquista del Mondiale, mentre in India hanno dato segnali di risveglio anche Honda e soprattutto Yamaha. Il finale di gara con il duello Quartararo-Martin per la seconda posizione è stato uno dei momenti più belli del Gp. Mentre parlando di Honda, Marquez l’ha fatta grossa, quasi quanto Bagnaia, sbagliando e finendo a terra, in un momento (uno dei pochi in questo 2023) positivo del suo Gp.
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