UNO SPRINT INSOLITO. Quei ragionieri a tutta velocità

Bagnaia e Martin si sfidano per il titolo mondiale 2023: la variabile decisiva sarà la prudenza, che richiede lucidità e personalità. Una sfida che si deciderà nella gestione psicologica, con Bagnaia favorito per la sua freddezza.

di RICCARDO -
13 novembre 2023

Galli

La variabile prudenza deciderà il Mondiale. E anche questa è una novità per il modo in cui si deciderà il campione del Mondo 2023. E sia chiaro che il concetto di prudenza, di decidere (prima di tutto) di non sbagliare, è sinonimo di lucidità e di una personalità che forse proietta i duellanti di oggi, ovvero Bagnaia e Martin, addirittura un passettino più avanti a tanti loro antenati. Valentino, forse, in qualche caso ha fatto prevalere il calcolo alla lotta senza quartiere, ma se si rileggono gli anni d’oro di Biaggi e Capirossi, Lorenzo o anche quelli più recenti di Marquez o Quartararo, il tutto per tutto, la staccata al limite e il sorpasso impossibile, erano il condimento ad alto rischio che poteva portare al titolo, ma anche _ per una errore piccolo piccolo e dettato dalla foga _ a un patatrac mondiale.

Bagnaia e Martin invece con l’avvicinarsi delle ultime tappe della stagione e un distacco oggettivamente minimo, hanno iniziato e continuato a guardarsi in cagnesco, ma hanno anche deciso che prima di tutto era meglio non rischiare, usare la prudenza come arma e trascinarsi per arrivare all’epilogo del campionato senza quello ‘zero punti’ da caduta che in estate ha più volte fatto male a entrambi.

Dunque, sarà nella gestione psicologica che domenica in Qatar e poi a Valencia, Pecco e Jorge offriranno lo spettacolo migliore. E qui, sarebbe da ipocriti non dirlo, Bagnaia diventa davvero il candidato favorito nella conquista del 2023. Ha una freddezza che ricorda lo Schumacher impossibile da battere in F1, Pecco. Questo, Martin lo ha capito bene e definitivamente ieri, quando Bagnaia anziché andare a cercare l’impresa e magari agganciare Marquez junior e poi Bastianini ha deciso che l’unica cosa da fare era tenere dietro Jorge. Anche solo di un millimetro. Ma sempre e comunque (con prudenza) dietro.

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