Viñales vale doppio: all’inferno e ritorno. Bastianini beffa Martin, Pecco da dimenticare

’Batman’ sprofonda dalla pole all’ottava posizione poi vince, dopo la Sprint, anche una gara in rimonta. ’Bestia’ nega il podio allo spagnolo

di RICCARDO GALLI -
15 aprile 2024
Viñales vale doppio: all’inferno e ritorno. Bastianini beffa Martin, Pecco da dimenticare

Viñales vale doppio: all’inferno e ritorno. Bastianini beffa Martin, Pecco da dimenticare

Che spettacolo, questa Aprilia. Già, perché vincere il Gp degli States mica è stata una passeggiata. Proprio no. Viñales è stato geniale, tenace, vincente e bravo a sfruttare la forza della sua moto per mettere la firma su una gara che per 13 giri è stata un susseguirsi di sensazioni incredibili. Batman partiva in pole, ma in un attimo si è trovato all’inferno: ottavo. Poi... poi il capolavoro. Favorito, è vero, da crash di Marquez che ha spinto troppo e rovinato la sua domenica, mentre il baby Acosta (secondo) gli ha fatto strada solo per un attimo.

Le Ducati? Bastianini merita un applauso a scena aperta perché si è portato sul podio (terzo) con una gara che sembra un segnale fore e chiaro per il suo futuro. Bravo il Bestia a tirare giù dal podio super Martin e a tenere a distanza di sicurezza Bagnaia che – diciamolo – ad Austin ha vissuto un weekend tutto da dimenticare. Pecco non c’è mai stato e in gara lo si è capito dopo una manciata di giri quando, nonostante la forza di portarsi lassù, quasi in zona vincitore, ha poi piano piano mollato, lasciandosi inghiottire in un quinto posto che non piace a lui. E ovviamente a Borgo Panigale.

Il concetto che il Mondiale si porta acasa dopo la tappa in Texas sembra comunque piuttosto chiaro: nonostante le otto moto in pista, la Ducati dovrà stare molto attenta alla crescita di Aprilia e di Ktm.

In particolare, lo step della casa di Noale è un segnale forte e chiaro nella direzione dei pronostici in direzione della vittoria del titolo: Viñales è uno dei candidati e Bagnaia e Martin questo lo hanno capito bene nel computo dei risultati del week end di Austin.

La battaglia dei primi giri è ad altissima tensione. Acosta tenta la fuga a testa bassa, ma Martin lo bracca con una serie affondi al limite e dopo il sesto tentativo di sorpasso, lo supera.

Bravo e intelligente Bagnaia che sfrutta duelli e sportellate per posizionarsi nella zona del podio virtuale. Proprio come Marquez che decide di trasformarsi nel primo avversario del fuggitivo Martin. Tutto bello e spettacolare.

Batman Viñales? Non sfrutta – ma non solo per colpa sua – la partenza dalla prima casella. E la pole evapora trascinando lo spagnolo laggiù nel gruppetto degli inseguitori. L’Aprilia però è diventata grande e Maverick sfrutta la trazione micidiale della sua Rs-Gp per risalire, rientrare nel pacchetto dei migliori e ci riesce.

Tutto questo fino all’inizio del Marquez show che (a 10 giri dalla fine del Gp) prima vola in testa alla gara con un sorpasso mozzafiato su Acosta e poi spinge troppo sul gas e manda la sua Ducati in ovedose: scivolone a terra e addio sogni.

Sogni dove finisce per tuffarsi Viñales con una gara da numero uno assoluto. Prima si beve Pecco, poi tocca a Martin, quindi piomba (e scavalca) Acosta. Applausi.

La gara prende fiato. Le posizioni si consolidano e l’ultimo lampo del Gp è il sorpasso di Bastianini a Martin che vale il podio di Enea.

Che spettacolo, Austin 2024. Aprilia e Ktm godono. Ducati si coccola il Bestia ma inizia a preoccuparsi per Pecco.

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