Atletica, Jacobs accelera verso Parigi 2024: “Voglio un altro oro”

Marcell è tornato in Italia dopo sei mesi di preparazione in Usa: “Molto soddisfatto della mia condizione, ora l’importante test a Roma, gli Europei e poi sarò al massimo alle Olimpiadi”

di PAOLO GRILLI -
9 maggio 2024

Parma, 9 maggio 2024 – Marcell Jacobs ha il sorriso di chi ha trovato l’America. In Florida, sotto la guida del nuovo coach Rana Reider, ha preparato una stagione piena di aspettative: quelle che uno sprinter campione olimpico dei 100 metri non può che nutrire per se stesso, ma anche quelle enormi che provengono dall’esterno. Specialmente dopo anni segnati da altre vittorie, ma anche da continui infortuni. A Cibus, a Parma, l’azzurro ha anche modo di ritrovare quella cucina italiana che, per sua stessa ammissione, gli è mancata tanto.

Marcell Jacobs, 29 anni, ospite dello stand de La Molisana a Cibus
Marcell Jacobs, 29 anni, ospite dello stand de La Molisana a Cibus

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto – dice come testimonial de La Molisana – sento di avere più forza negli appoggi, sono anche più ‘asciutto’ a livello fisico. Il 10”11 arrivato nel primo test è stato in realtà la prosecuzione di una fase di allenamento. Poi la staffetta con l’Italia alle Bahamas mi ha dato altre indicazioni che mi danno fiducia”.  Il 18 maggio ci sarà la prossima gara, con vista sempre più chiara su Parigi, allo Stadio dei Marmi nella ‘sua’ Roma. “Ci ho vissuto cinque anni – dice Marcell – sarà come correre in casa e la speranza è di avere quella spinta in più che viene dai tifosi. Perché poi l’appuntamento degli Europei, in giugno all’Olimpico, è di grandissima importanza. Conto di arrivare ai Giochi nella massima condizione, voglio un altro oro dopo Tokyo”.

In Florida, Marcell ha ritrovato anche una tranquillità che non è affatto scontata per una stella dello sport. “Mia moglie e miei figli sono rimasti là – dice – è un ambiente ottimale per tutti noi”.

Certo il cibo, in Usa, non è sempre il massimo per chi è cresciuto in Italia. “Si sente molto la mancanza di materie prime di un certo tipo quando sei a tavola – dice – e per noi atleti professionisti questo non è certo il massimo, ma posso contare dei ‘rifornimenti’ giusti dall’Italia, specialmente pasta. Comunque, non cucino mai io...”. L’oro di Tokyo, anche gli acciacchi che poi lo hanno tormentato sono tutti mattoni di una carriera che Marcell vuole impreziosire nuovamente. “Io sono arrivato alle vittorie tardi, a 26 anni – ricorda – e comunque ho avuto molte più sconfitte. Non voglio sentirmi un riferimento a tutti i costi, ma mi piacerebbe molto che passasse il mio messaggio sull’importanza di non cedere mai, credendo nei propri obiettivi. Io mi sono sempre sentito il numero uno, sapevo che avrei potuto vincere l’oro olimpico. E dopo tanto lavoro, è successo”.

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