Rossella e Greg, medaglie al bacio
Fiamingo e l’oro delle spadiste, Paltrinieri e il bronzo della conferma: due fidanzati sul podio a distanza di pochi minuti. E i francesi ci restano male
Caro Doriano, come cantava Paolo Conte “i francesi ancor si incazzano” e c’è da capirli, perché la finale delle spadiste è stata un po’ la riproposizione simbolica, al femminile, delle discese ardite e delle risalite di Fausto Coppi e Gino Bartali ai tempi del Tour. E però, senza buttarla in caciara o in politica, i padroni di casa della Olimpiade potrebbero avere apprezzato la scena alla Peynet che ci hanno regalato Rossella e Greg, cioè la spadaccina Fiamingo e Paltrinieri. Nella storia dei Giochi, c’erano già state tenere vicende di innamorati chiamati a condividere fatiche ed emozioni all’ombra della fiaccola. Mai prima d’ora, però, era accaduto che due innamorati lottassero per il podio nelle stesse ore, negli stessi minuti, negli stessi istanti. Credo che nemmeno lo sceneggiatore del più sdolcinato film di Hollywood avrebbe osato immaginare qualcosa di simile. Rossella tirava per l’oro, Greg nuotava per l’oro. In una audace, persino atroce contemporaneità. Vicini di cuore, ma lontani dagli occhi. Lei non poteva seguire lui, lui non poteva seguire lei. Fantastico, crudele. Che strani scherzi gioca il destino! Quando è finito tutto e la medaglia è diventata certezza comune, i due Teneroni hanno immaginato l’uno la gioia dell’altra. I francesi magari ci saranno anche rimasti male, ma quando qualcuno farà una fiction su questo capitolo sentimentale, beh, garantito che andranno a vederla anche loro.
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Caro Leo,
sarebbe fin troppo facile citare un altro brano di Paolo Conte, anche se a renderlo immortale è stata l'interpretazione di Adriano Celentano, e dirti che per i francesi il pomeriggio deve essere stato troppo azzurro e lungo…
visto il clima, l'oleandro e il baobab ci starebbero benissimo. Ma a parte le battute da playlist, devo dire che tutti abbiamo sperato che Fiamingo, Santuccio, Rizzi e Navarria ce la facessero anche solo per ricacciare in gola ai tifosi avversari l'urlo collettivo con cui hanno fatto sentire fin dalla prima stoccata che al Grand Palais le nostre spadaccine non sarebbero passate facilmente.
Quando alla fine della corsa all'oro le ragazze hanno raccontato che il loro ct Dario Chiadò le aveva fatte preparare ascoltando l'audio del tifo contrario, per essere preparate alla bolgia, mi è venuto subito in mente un allenatore di volley che entrambi conosciamo e che ha fatto anche il ct, Gian Paolo Montali: narra la leggenda che ai tempi in cui guidava Parma facesse allenare la sua squadra con le maschere delle facce dei giocatori della Panini di Velasco. O ancora ho pensato al rumore dei nemici di Mourinho.
Certo in quella bolgia era difficile immaginare qualcosa di romantico come la medaglia di coppia di Greg e Rossella.
Ai quali forse in quei momenti sarebbe piaciuto un altro classico dell'Avvocato astigiano, vieni Via con me. A proposito, sai che Conte è uno dei nostri artisti più apprezzati dei francesi, al punto da avergli conferito l'onorificenza di Cavaliere delle arti e delle lettere?
Eppure stavolta sono sicuro che le palle ancor gli girino, ai cugini...
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