Atletica, Diaz carico per le Olimpiadi: “Non vedo l’ora, sto bene”

Il triplista e primatista italiano indosserà per la prima volta la maglia azzurra a Parigi: obiettivo medaglia

di MANUEL MINGUZZI -
23 luglio 2024
Andy Diaz

Andy Diaz

Bologna, 23 luglio 2024 – E’ italiano dall’anno scorso, ma per motivi burocratici non ha ancora indossato la maglia della nazionale. Gareggia già da azzurro dopo la cittadinanza ottenuta nel febbraio 2023, infatti ha stabilito il record italiano del salto triplo a giugno, ma a Parigi sarà il suo debutto con la canotta azzurra. Andy Diaz è una delle carte più preziose della delegazione dell’atletica italiana che si recherà alle Olimpiadi nella capitale francese e sarà tra i favoriti del salto triplo. La sua storia è da libro, da film, perché dopo aver gareggiato per Cuba ai mondiali 2017 e 2019 si è rifugiato in Italia dopo un infortunio che lo ha privato dei mondiali 2021. Cercava il modo di rifarsi una vita nel bel paese e ad aiutarlo è arrivato Fabrizio Donato, il vecchio primatista italiano del salto triplo. E’ bastato un messaggio su Instagram nel novembre 2021 per dare vita alla collaborazione che tuttora è in essere. Donato ha aiutato Diaz, il quale nel 2023 ha ottenuto la cittadinanza e ora può indossare la maglia della nazionale.

Diaz: “Sarà una emozione”

Dopo poco tempo, già a giugno 2023, Diaz ha stabilito il nuovo record italiano con 17.75 al Golden Gala di Firenze, togliendolo proprio a Donato che nel frattempo era diventato suo allenatore. Ora i due collaborano da diversi anni e tra qualche giorno saranno a Parigi per confrontarsi con i migliori al mondo a caccia di una medaglia.

Sarà la prima gara in maglia azzurra per Diaz che ha parlato così a Sportmediaset: “C’è grande soddisfazione e orgoglio nell’indossare per la prima volta la maglia azzurra – le sue parole – Sono carico, non vedo l’ora e fisicamente sto bene. Un piccolo infortunio invernale? Sì all’adduttore, ma niente di importante”. Tutti gli sforzi di Diaz sono concentrati su Parigi. Saltati gli Europei di Roma, la rassegna olimpica è il grande obiettivo stagionale del nativo cubano che dovrà forse salire sopra i 18 metri per sperare nell’oro. A Roma si sono viste misure stellari: “La pedana di Roma è fantastica, non so a Parigi che misura servirà per una medaglia”, ancora Diaz. Donato con lui ha lavorato con un obiettivo fisso: le Olimpiadi. “Abbiamo fatto la programmazione esclusivamente per Parigi e per tutti gli appuntamenti agonistici da lì fino a fine stagione”. La lotta e la speranza per una medaglia passa da una condizione fisica ottimale al momento giusto. Su questo ha lavorato Diaz che affronterà probabilmente una delle competizioni col più alto livello di sempre. Agli Europei Alejandro Diaz Fortun ha vinto in 18.18 davanti a Pedro Pichardo secondo in 18.04, mentre Diaz vanta la quarta misura stagionale con 17.61 dietro al giamaicano Hibbert con 17.75, ma vanno tenuti d’occhio anche Zango, Mane e Gogois, il padrone di casa. Diaz non ha paura, ma parla chiaro: “Servirà arrivare nella miglior condizione possibile perché ritengo possa essere una delle finali con i maggiori contenuti tecnici di tutti i Giochi Olimpici”. Per Diaz appuntamento con le qualificazioni il 7 agosto e per l’eventuale finale il 9 agosto. Leggi anche - Olimpiadi 2024, quali sport ci sono e le date

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