Ganna ai Giochi si fa in due. ’Sua Velocità’ per il trionfo: "Crono e inseguimento, doppio oro: posso farcela”
Appuntamento col cronometro il 27 luglio, e il 5 agosto la gara di squadra. SuperPippo vuole essere pronto, per lui il Giro e la preparazione in pista. E quando non corre si rilassa alle grigliate con gli amici o ai videogames.
Parigi, 24 luglio 2024 – Per (ri)dare l’oro alla Patria, Sua Velocità si farà in due: ai Giochi correrà sia la crono su strada il 27 luglio, primo giorno di gare, che l’inseguimento a squadre, dal 5 agosto in poi. Inutile chiedere a Filippo Ganna con quali aspettative si presenterà a Parigi: "Posso conquistare due medaglie d’oro", è la risposta, oltre che il pensiero fisso.
Fame di vittorie
Superpippo è questo: ha piena la bacheca, ma non la pancia. Non fosse così, a soli 28 anni non avrebbe vinto quel che ha vinto: due titoli mondiali e cinque italiani nella crono, sette tappe al Giro vestendo anche la maglia rosa e una tappa alla Vuelta, per restare alle gare su strada. In pista, dove è l’unico nella storia a detenere contemporaneamente tutti i primati contro il tempo (da quello dell’ora a quelli individuali e di gruppo sui 4 chilometri), il granatiere di Vignone ha raccolto sei titoli iridati nell’inseguimento più l’oro olimpico e quello mondiale col quartetto. Palmares incredibile, destinato a gonfiarsi ulteriormente.
Con un simile biglietto da visita è normale che l’Italia a Parigi salga in bici con questo granatiere piemontese alto 1 metro e 93, che ha preso casa in Svizzera, a due passi dal Verbano dove è nato e cresciuto, ed è legatissimo alla famiglia e ai suoi due cani Mia e Blu, visti spesso anche al Giro. Un ragazzo tanto rapido in bici quanto calmo nel privato: le lunghe passeggiate, i videogiochi, le costruzioni coi mattoncini Lego e le grigliate con gli amici sono il modo di rilassarsi di un campione che con se stesso è ‘tedesco’, nel senso di rigido, almeno quanto lo è di soprannome e di fatto papà Marco, che alle Olimpiadi c’è andato quarant’anni fa con la canoa.
Che possano essere i Giochi di Ganna ne è straconvinto il diretto interessato: a Parigi si è avvicinato rispettando la tabella di marcia studiata in inverno, alternando la preparazione in pista alle gare su strada, dove negli ultimi due mesi ha sostenuto test vincenti sia contro il tempo al Giro e al campionato nazionale, che nelle gare in linea, aggiudicandosi una tappa del giro d’Austria. "Di sicuro posso vincere il titolo olimpico nella crono, l’altro non dipende solo da me…", il pensiero del fuoriclasse della velocità, quinto a Tokyo a pochi secondi dal podio sul percorso per lui più indigesto. Stavolta troverà un tracciato che sorride agli specialisti, e in Francia ne troverà di tosti: nella corsa all’oro avrà nel belga Evenepoel e nel giovane britannico Tarling, suo compagno di team alla Ineos, gli ostacoli principali.
Se nella crono c’è voglia di rivincita, nell’inseguimento a squadre l’obiettivo è la conferma. A dare una mano a Ganna ci saranno gli stessi che già l’hanno già portato in cima al podio olimpico tre anni fa: anche in Francia, Superpippo avrà accanto Milan, Consonni e Lamon, coi quali proverà a bissare l’oro di Tokyo respingendo l’assalto di danesi e inglesi. Rispetto a quel trionfo, è un Ganna più maturo e persino con una vista migliore, dopo l’operazione agli occhi dello scorso anno: gli consentirà di inquadrare ancor meglio le medaglie.
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