Jasmine Paolini alle Olimpiadi, la gioia del padre: “Ci risiamo, che emozione”

Papà Ugo, come tutta la famiglia, è pronto per questa nuova avventura. Per scaramanzia non guarda mai le partite live di sua figlia, ma le registra

di MASSIMO STEFANINI -
27 luglio 2024
Una piccola Jasmine Paolini insieme a suo babbo Ugo

Una piccola Jasmine Paolini insieme a suo babbo Ugo

Lucca, 27 luglio 2024 – Non è la prima volta perché era stata protagonista dei Giochi a cinque cerchi anche nel 2021 a Tokyo. Stavolta Jasmine Paolini arriva con una storia diversa, da numero 5 del Mondo e da finalista al Roland Garros e a Wimbledon. Certo, c’è il rovescio della medaglia, in questo momento ha una notevole pressione addosso, nel tennis si punta su di lei, specialmente dopo la forzata rinuncia di Sinner. Si ritorna su quei campi dove, un mese e mezzo fa, disputava le finali, in singolare e in doppio, con Sara Errani. Ha dichiarato che è un bel posto per giocare a tennis. A poche ore dalla cerimonia di apertura Jas scende già in campo per il primo turno del singolare femminile. Oggi alle 12 affronta la rumena Ana Bogdan che veleggia intorno alla centesima posizione del ranking WTA. Classe 1992, quindi 32 anni, non è parente della connazionale Elena Bogdan.

Jasmine Paolini, l'infanzia a Bagni di Lucca fino al sogno di Wimbledon
Jasmine Paolini, l'infanzia a Bagni di Lucca fino al sogno di Wimbledon

Zero tituli, per dirla con Mourinho, nel circuito WTA, un paio in quello minore ITF, terzo turno a Parigi nel 2023. Il palmares dell’avversaria suggerisce che per la campionessa di Bagni di Lucca non ci dovrebbero essere problemi. Chi non vuole ascoltare queste parole è il papà Ugo, scaramantico al punto che non guarda le partite live di sua figlia, ma le registra. Così come lo zio Adriano.

“Siamo fatti così, soffriamo troppo - racconta Ugo Paolini - non vorremmo sapere nulla, poi però ci sono gli... spifferi, c’è sempre qualcuno che ci aggiorna. A parte questo, ci risiamo. Altra emozione immensa. Ci eravamo appena ripresi dalla doppietta Roland Garros-Wimbledon e adesso ci accingiamo a seguire Jas in questa nuova avventura. E’ tutto diverso, anche rispetto al Giappone, c’era ancora la pandemia. Ora è un altra situazione. Adesso non posso dirvi se andremo di nuovo a Parigi tutti insieme, a tifare. Aspettiamo". Fin qui Ugo Paolini. Ormai l’usanza è conosciuta. Porta bene come un talismano. Si fanno passare i primi turni.

Ma state sicuri che dalle semifinali in poi Ugo, la mamma Jacqueline, il fratello William saranno in tribuna a sostenere la loro principessa che potrebbe ritrovare nei quarti la Krejckova che l’ha superata in finale a Wimbledon e in semifinale l’astro nascente, l’americana Coco Gauff.