Olimpiadi Parigi 2024, Evenepoel: "Felice di essere nella storia con questa doppietta"

Il belga raggiante per essere il primo uomo a vincere la cronometro e la prova in linea nella stessa edizione dei Giochi: "Ma che paura per quella foratura"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 agosto 2024
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Parigi (Francia), 3 agosto 2024 – A  livello maschile mai nessuno aveva vinto nella stessa Olimpiade la prova a cronometro e quella in linea di ciclismo, con l'unico precedente, risalente a Sydney 2000, che appartiene a Leontien Van Moorsel e quindi al movimento femminile: ci pensa Remco Evenepoel, uno degli alieni del ciclismo attuale, a riscrivere la storia grazie a una prestazione mastodontica che regala al suo Belgio il secondo oro complessivo, con la Francia che festeggia a sua volta grazie all'argento e al bronzo messi in carniere rispettivamente da Valentin Madouas e Christophe Laporte, i primi degli 'umani'.

Le dichiarazioni di Evenepoel

E dire che l'avventura a Parigi del fuoriclasse con un passato nel calcio era cominciato con le lamentele sul tracciato, giudicato non idoneo a un evento così importante soprattutto per quanto riguarda l'asfalto. Avventura che invece è finita con due ori lisci lisci, a parte il brivido degli ultimi 4 km cagionato da una foratura che ha richiesto il cambio bici: nulla che potesse impedire l'ingresso trionfale nella suggestiva cornice della Torre Eiffel a un Evenepoel che non nega la fatica. "Onestamente mi sento male per quanto è stata dura. È stata una giornata durissima, ma sono fiero di aver vinto e di essere il primo uomo ad aver fatto la storica doppietta tra la cronometro e la prova in linea".

Il belga analizza poi i momenti salienti di una corsa lunghissima. "Avevo capito che le energie di Madouas stavano per finire, ma in questi casi non si può mai essere totalmente sicuri. Ero consapevole che lo strappo sul quale l'ho staccato era più adatto alle mie caratteristiche perché potevo provare ad andare a tutta con un rapportone: così è stato e da lì in poi non mi sono più fermato quasi fino al traguardo". Già, perché negli ultimi chilometri una 'pausa forzata' Evenepoel se l'è dovuta prendere a causa di un guaio meccanico che rischiava di mandare tutto all'aria. "Se sono così stremato ora è anche per il forte stress che ho vissuto quando ho forato. Ho dovuto cambiare la bici e, prima che succedesse, temevo che l'ammiraglia non facesse in tempo a venire. Per fortuna - conclude il classe 2000 - avevo guadagnato molto in precedenza e quindi ho evitato la beffa".

Le dichiarazioni di Laporte

Arrivare alle spalle di un fuoriclasse del genere è come una vittoria: lo sa bene il tandem francese composto da Madouas e Laporte, che non a caso ha festeggiato l'argento e il bronzo come se fosse un oro. "Si può sempre sognare in grande, ma sapevamo che la vittoria oggi non era alla nostra portata. Abbiamo fatto quello che potevamo e ci è andata bene". Lo stesso non si può dire dell'Italia, che è stata protagonista (si fa per dire) solo nelle fasi iniziali, quelli in cui una specie di 'fuga bidone' arrivata a toccare 15' di vantaggio per un attimo aveva fatto temere il colpo di scena. Invece no: vince Evenepoel, l'uomo più atteso nel silenzio di una deludentissima Olanda.

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