Pallanuoto, il Settebello non si arrende: la Federazione ricorre al Tas. “Errore bestiale degli arbitri contro l’Ungheria”

Dopo i due ricorsi respinti, continua la battaglia della Fin. Il presidente Barelli: “Ragazzi disperati per l’eliminazione alle Olimpiadi, una grande opportunità persa a causa dell’arbitraggio”

8 agosto 2024

Parigi, 8 agosto 2024 – La Federnuoto italiana ha deciso: sul caso del Settebello ai Giochi di Parigi ricorre al Tas. Dopo aver ventilato l'ipotesi, alla luce delle motivazioni dei due ricorsi respinti, le “incongruenze” inducono la Fin a rivolversi al tribunale arbitrale dello sport. La nazionale è sconfitta ai quarti di finale contro l’Ungheria: una partita pesantemente condizionata dagli errori arbitrali.

Le proteste del ct Sandro Campagna
Le proteste del ct Sandro Campagna

“Quanto accaduto è un errore bestiale, che è stato stigmatizzato da tutti i social e i siti internazionali di pallanuoto – ha sottolineato il presidente Paolo Barelli –. I ragazzi hanno ricevuto solidarietà di tutti, ma sono disperati per un'opportunità persa a causa dell'arbitraggio. I due ricorsi sono stati respinti; ne presenteremo un terzo al Tas per un riscontro formale al nostro disappunto perché non credo che sortirà ulteriori effetti. Un aspetto clamoroso è che l'appello alla World Aquatics non possa modificare il risultato di una competizione secondo regolamento. Allucinante anche che mercoledì era gioco violento, oggi non lo sia più. L'errore è plateale e incomprensibile perché è evidente l'intenzione del ragazzo di tirare in porta. Trovo allucinante che arbitri esperti, convocati per le Olimpiadi, non siano in grado di distinguere un gesto violento da uno tecnico”.

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