Paltrinieri striglia gli organizzatori di Parigi: “La peggior Olimpiade a cui ho partecipato”
Il campione del nuoto: “Noi atleti dovremmo essere i protagonisti. Inconcepibili le camere senza aria condizionata, non dormo mai prima delle due di notte”
Parigi, 3 agosto 2024 – Al termine della batteria dei 1500 metri Gregorio Paltrinieri, qualificatosi col secondo crono complessivo e apparso in un ottimo stato di forma, non le ha mandate a dire all'organizzazione parigina dell'Olimpiade. Tralasciando le polemiche sulla Senna e la sua balneabilità (“Non ne voglio più parlare ora, ho solo in mente la finale dei 1500 metri”) Paltrinieri ha però tirato più di una frecciata a quello che gli organizzatori di Parigi sembrano talvolta dimenticare, ovvero la cura per gli atleti.
Sollecitato da una domanda sul sonno al Villaggio, ecco lo sfogo di 'Greg': "Su quattro Olimpiadi a cui ho partecipato, questa è senza ombra di dubbio la peggiore. Il sonno è un problema, si fa moltissima fatica: non mi addormento mai prima delle due di notte, c'è troppo caldo. Secondo me non si possono trattare così gli atleti, siamo noi i protagonisti qua, dovremmo essere tutelati e invece non lo siamo. È impensabile non avere l'aria condizionata nelle camere, con un clima di questo tipo. Però va bene, è così e fine”.
Il riferimento sul protagonismo degli atleti fatto dal campione azzurro è probabilmente anche rivolto a una cerimonia inaugurale in cui gli atleti sono stati una cornice a uno spettacolo e non il fulcro dell'evento come è sempre stato. Lo sfogo di Paltrinieri non finisce qui, però, non ci sono soltanto i problemi di sonno dovuti alle temperature, ma anche quelli logistici, con gli spostamenti: "Sì, c'è anche un problema per nuotare. Con gli impianti, qui, siamo lontanissimi dal Villaggio, i viaggi sono sempre lunghi, stancanti”.
Insomma, il giudizio di 'Greg' su questa Olimpiade rimane tutt'altro che benevolo, e a queste riflessioni si aggiungono, ovviamente, quelle sull'idea di disputare triathlon e 10 km in acque libere nella Senna, con enormi ed evidentissimi problemi legati alla sicurezza degli atleti e alle correnti.
Sarà anche per questo che Paltrinieri sta pensando che possa essere proprio quella parigina la sua ultima partecipazione? Forse no, il discorso è più legato all'età e al logorio della vita da professionista, ma Paltrinieri non ci pensa: "Il mio ultimo 1500 all'Olimpiade? – ha detto alla fine della sua batteria –. Sì potrebbe essere, ma non posso dirlo adesso”.
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