Paltrinieri striglia gli organizzatori di Parigi: “La peggior Olimpiade a cui ho partecipato”

Il campione del nuoto: “Noi atleti dovremmo essere i protagonisti. Inconcepibili le camere senza aria condizionata, non dormo mai prima delle due di notte”

di ALESSANDRO TREBBI
3 agosto 2024

Parigi, 3 agosto 2024 – Al termine della batteria dei 1500 metri Gregorio Paltrinieri, qualificatosi col secondo crono complessivo e apparso in un ottimo stato di forma, non le ha mandate a dire all'organizzazione parigina dell'Olimpiade. Tralasciando le polemiche sulla Senna e la sua balneabilità (“Non ne voglio più parlare ora, ho solo in mente la finale dei 1500 metri”) Paltrinieri ha però tirato più di una frecciata a quello che gli organizzatori di Parigi sembrano talvolta dimenticare, ovvero la cura per gli atleti.

Gregorio Paltrinieri
Gregorio Paltrinieri

Sollecitato da una domanda sul sonno al Villaggio, ecco lo sfogo di 'Greg': "Su quattro Olimpiadi a cui ho partecipato, questa è senza ombra di dubbio la peggiore. Il sonno è un problema, si fa moltissima fatica: non mi addormento mai prima delle due di notte, c'è troppo caldo. Secondo me non si possono trattare così gli atleti, siamo noi i protagonisti qua, dovremmo essere tutelati e invece non lo siamo. È impensabile non avere l'aria condizionata nelle camere, con un clima di questo tipo. Però va bene, è così e fine”.

Il riferimento sul protagonismo degli atleti fatto dal campione azzurro è probabilmente anche rivolto a una cerimonia inaugurale in cui gli atleti sono stati una cornice a uno spettacolo e non il fulcro dell'evento come è sempre stato. Lo sfogo di Paltrinieri non finisce qui, però, non ci sono soltanto i problemi di sonno dovuti alle temperature, ma anche quelli logistici, con gli spostamenti: "Sì, c'è anche un problema per nuotare. Con gli impianti, qui, siamo lontanissimi dal Villaggio, i viaggi sono sempre lunghi, stancanti”.

Insomma, il giudizio di 'Greg' su questa Olimpiade rimane tutt'altro che benevolo, e a queste riflessioni si aggiungono, ovviamente, quelle sull'idea di disputare triathlon e 10 km in acque libere nella Senna, con enormi ed evidentissimi problemi legati alla sicurezza degli atleti e alle correnti.

Sarà anche per questo che Paltrinieri sta pensando che possa essere proprio quella parigina la sua ultima partecipazione? Forse no, il discorso è più legato all'età e al logorio della vita da professionista, ma Paltrinieri non ci pensa: "Il mio ultimo 1500 all'Olimpiade? – ha detto alla fine della sua batteria –. Sì potrebbe essere, ma non posso dirlo adesso”.

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