Portabandiera a Parigi, sfuma il sogno di Paltrinieri. Rossella Fiamingo: “Se la montagna non va da Maometto...”
Il Coni ha scelto Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo. Greg incoraggiato dalla fidanzata campionessa di scherma
Roma, 22 aprile 2024 – Sono tutti molto amici, quindi è escluso che il post di Rossella Fiamingo, fidanzata di Greg Paltrinieri, abbia venature polemiche. Anzi: è chiaro che la campionessa della spada è contenta della scelta del Coni, che ha indicato in Gianmarco Tamberi (che ha risposto con un cuore al post della Fiamingo) il rappresentante maschile e nella collega di sport (ma non di arma) Arianna Errigo quella femminile.
Lei, Rossella, non poteva comunque essere indicata per la stessa regola non scritta che il Coni ha seguito nel 99% dei casi (unica eccezione Carlton Myers) quando ha indicato l’alfiere olimpico: deve essere un atleta che ha già vinto l’oro. La Fiamingo ha vinto argento e bronzo, ma Greg Paltrinieri è stato in corsa fino all’ultimo per contendere il ruolo di capitano dell’intera spedizione azzurra a Parigi all’amico Gianmarco Tamberi.
Alla fine il Coni ha indicato il saltatore in alto e la fiorettista, che hanno postato la loro gioia sui social. La Fiamingo invece ha scritto: “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va dalla montagna”. Frase che può essere interpretata in modi diversi, perché viene spesso usata per indicare un’attesa che si rivela inutile, come per l’assegnazione del ruolo di portabandiera a Paltrinieri, in questo caso. Ma letta con il carattere di uno sportivo agonista può anche voler dire: allora sarà Greg a ‘conquistarsi’ Parigi in vasca o in acque libere, anche se il campione carpigiano i Giochi li ha già vinti e questa poteva essere probabilmente la sua ultima occasione per fare il portabandiera. E infatti il significato vero del post è che la Fiamingo è sicura che Greg farà di tutto per portare la bandiera nella cerimonia di chiusura.
Ed è un bel segnale di spirito sportivo, perché oggi come nel passato la scelta del portabandiera ha scatenato anche nelle settimane precedenti le fazioni dei tifosi, perché il tifo in fondo è il vero sport nazionale del paese. E quindi per un po’ ha tenuto banco la candidatura di Jannik Sinner, che lo stesso tennista ha neutralizzato con grande saggezza, visto che avrebbe significato un nuovo ‘strappo alla regola’ e avrebbe tolto visibilità ad atleti che ne hanno meno di lui.
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