Brignone al cancelletto: "Voglio una stagione al top. I Giochi? Ci penso ancora"

Federica riparte dopo la pausa estiva e mette nel mirino la Coppa del Mondo "La molla che mi spinge a far bene è sempre la stessa: il piacere di sciare" .

di FULVIO D’ERI
13 ottobre 2024
Brignone al cancelletto: "Voglio una stagione al top. I Giochi? Ci penso ancora"

Federica riparte dopo la pausa estiva e mette nel mirino la Coppa del Mondo "La molla che mi spinge a far bene è sempre la stessa: il piacere di sciare" .

Un passo per volta ma ora le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 non sono più una chimera per la tigre dello sci italiano, Federica Brignone. Nella giornata in cui Chicco Pellegrino e Dorothea Wierer hanno ribadito o annunciato di voler terminare la carriera dopo la rassegna a cinque cerchi, Federica Brignone non si pone limiti e fa appello alle sue motivazioni per decidere se continuare o meno la carriera anche dopo l’Olimpiade. La preparazione estiva in Sudamerica è stata molto positiva, Federica ha rimesso a posto alcune cose, ha ricominciato a sciare e a… divertirsi, condizione imprescindibile per lei per continuare a gareggiare. La voglia di sciare, il piacere di stare sugli sci, di "soffrire" in allenamento per competere ad alti livelli sono le molle che spingono Federica ad iniziare un’altra stagione senza pensare troppo al futuro. Passo dopo passo, gara dopo gara e poi si vedrà. Lei lo può fare, lei che ha vinto una Coppa Generale, unica italiana a riuscirci, si è portata a casa 3 coppette di specialità (in Superg, Gigante e Combinata), lei che è la sciatrice italiana più vincente in Coppa del Mondo con 27 successi.

La voglia di sciare è importante per lei e se è qui credo non le manchi?

"Più vado avanti, più passano le stagioni, più ho voglia di sciare e… di fare un po’ meno atletica – scherza Federica di buonissimo umore al Media Day della Fisi tenutosi al teatro Armani di Milano –. No, a parte gli scherzi, sciare mi piace sempre tantissimo. E’ uno sport davvero bello, è una sfida che ti regala molte emozioni".

Qual è la sua attuale condizione?

"Sto molto bene, nel corso dell’estate sono riuscita a lavorare benissimo. Ho incominciato cercando, prima di tutto, di mettere a posto e curare alcune ’magagne’, poi da lì sono partita per la preparazione atletica. Non ho messo gli sci ai piedi per più di quattro mesi, non ho fatto un tracciato per cinque mesi. Ho incominciato di nuovo a far pali nella trasferta sudamericana".

Ritorna da Ushuaia con quali sensazioni?

"È stata davvero una trasferta molto proficua, nella quale sono riuscita a lavorare bene in tutti gli aspetti. Sto molto bene, ho un buonissimo feeling con gli sci, con i materiali, con tutto quello che riguarda la mia sciata. Ora arriva il tempo delle gare e lì il lavoro svolto in estate avrà un suo peso perché se ti alleni bene poi i risultati arrivano. Vediamo se il lavoro a Ushuaia pagherà già a Soelden (nel gigante d’apertura previsto per il 26 ottobre ndr)…".

Che stagione ti aspetti?

"La scorsa è stata una stagione bellissima, questa che incomincerà a fine mese con il gigante di Soelden avrà quale momento clou i campionati mondiali, in programma ad inizio febbraio 2025 a Saalbach. Ma sapete benissimo che ho voglia di fare una stagione intera ad alti livelli, mi piace essere sempre presente, essere competitiva tutta la stagione, quindi arrivare a fine stagione e dire, ok, mi sto giocando la Coppa del Mondo. Voglio essere competitiva in ogni gara, è la mia indole, io sono così…".

Uno sguardo a Milano Cortina 2026, anche se non le piace guardare troppo avanti. Come si può non pensare all’Olimpiade in Italia? Ci pensa?

"Sì, me lo ricordate da sei anni e la cosa è sempre la stessa – dice con un sorriso Federica –. Obiettivamente quattro anni fa non pensavo minimamente all’appuntamento olimpico, è ovvio che arrivando sempre più vicini … il sogno c’è, ci mancherebbe. Mi chiedo: ok, ce la farò ad arrivare ancora competitiva, ce la farò a prepararmi al meglio? Non era previsto di gareggiare nemmeno la stagione scorsa, non avevo previsto di gareggiare nemmeno in questa… ho imparato sulla mia pelle a non mettere una data ’di scadenza’ alle cose, agli appuntamenti. Qualcuno della mia età, in altri sport lo fa, secondo me nello sci è molto difficile perché c’è la componente del rischio, ci sono varie cose che devono coincidere, tante variabili. Nel momento in cui non te la senti più, non hai più quel feeling lì, è difficile continuare a rimanere ad altissimi livelli. Anzi, è impossibile. Quel giorno arriverà, lo so, ma quando arriverà lo accetterò con molta serenità. Io da bambina mi chiedevo se avrei mai fatto una gara di Coppa del Mondo e direi che sono andata un po’ oltre… La molla è sempre e sarà sempre la stessa: il piacere di sciare".

La tigre dello sci italiano è pronta a ruggire!

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