Brignone oltre Thoeni, una stella nella nebbia

Visibilità praticamente nulla a Kvitfjell, ma l’azzurra trionfa nel superG e supera la leggenda Gustav per numero di vittorie .

di GABRIELE TASSI -
4 marzo 2024
Brignone oltre Thoeni, una stella nella nebbia

Brignone oltre Thoeni, una stella nella nebbia

Il muro di nebbia affrontato a tavoletta. Quel briciolo di follia lancia Brignone al trionfo di Kvitfjell. Fede come Kimi Raikkonen nel 2002, quando il finlandese di ghiaccio (in quell’anno alla Mercedes) s’infilò nella coltre di fumo lasciata da una vettura in panne ai trecento all’ora, perfettamente a suo agio nella velocità.

Proprio come l’azzurra, che ieri è riuscita a portarsi a casa il superG norvegese segnato da una nebbia così fitta che si poteva affettare col coltello. Brava la valdostana, che ha messo insieme perfettamente ogni passaggio della pista, facendo la differenza nel tratto più tecnico e gestendo poi benissimo la parte finale, dove ieri tutte le azzurre avevano perso molto. Nel frattempo la regia la cerca con l’occhio delle telecamere, ma ciò che si vede è solo un muro bianco. "Il nostro è uno sport all’aria aperta e questi problemi ci stanno – ha detto – e non credo proprio di aver vinto una gara ‘paccò. Anzi sono molto soddisfatta di come avevo gareggiato sabato ed ancor più lo sono ovviamente per oggi, bisognava adattarsi. Probabilmente, qualche atleta che è scesa dopo di me ha trovato condizioni peggiori: mi dispiace". E’ una giornata segnata dalle interruzioni, per un attimo l’italiana, già davanti, trema anche, perché pare impossibile da raggiungere il numero ’legale’ di atlete in gara.

Ma alla fine arriva la quarta vittoria in stagione e un nuovo appuntamento con la storia: Federica supera e stacca la leggenda Gustav Thoeni e Sofia Goggia per numero di tronfi in Coppa del mondo (25). Davanti c’è solo un certo Alberto Tomba, a 50, anzi "a 51" come spesso sottolinea lo sciatore bolognese.

E la lotta per la Coppa di specialità? Quasi si riapre: Lara Gut-Behrami, pur in condizioni di visibilità migliori, è finita seconda in 1.37.91. Ora, con 540 punti contro i 466 dell’italiana la sciatrice elvetica resta anche leader della classifica di disciplina quando manca una sola gara alla fine della stagione. Terza la ceca Ester Ledecka in 1.38.09.

La matematica dice che ancora si può fare. Fede potrebbe tentare l’attacco alla ’coppetta’ : 74 punti la separano dalla svizzera. Ciò vuol dire che nel prossimo superG, in programma il 22 marzo a Saalbach l’azzurra dovrà vincere o almeno arrivare seconda per aggiudicarsi il trofeo. Gut-Behrami però non deve arrivare prima dell’undicesima posizione.

Non un giornata felice per le altre azzurre, che hanno trovato condizioni ancora più proibitive sulla pista. Marta Bassino chiude 15ª in 1.39.22 ("in certi passaggi ho trovato buio pesto" dice la piemontese), Roberta Melesi 18ª in 1.39.77, Laura Pirovano 22ª in 1.40.30 e poi la gardenese Teresa Runggaldier 26ª in 1.40.49. Ora la coppa del mondo donne passa in Svezia, ad Aare: sabato e domenica prossimi un gigante ed uno speciale con l’atteso rientro della campionessa Mikaela Shiffrin. Sarà l’ultima tappa prima delle Finali di stagione a Saalbach, in Austria. E intanto Fede se la gode: " Penso che ad Are farò anche lo slalom e vorrei finire la stagione al mio massimo"

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