Caviezel all’ospedale in elicottero. Un’altra caduta sulla pista Stelvio: "Sicurezza, facciamo il massimo»
Sull’impianto di Bormio si terranno i Giochi di Milano-Cortina. Gli organizzatori: "Impegno incrollabile". Lo svizzero ha inforcato colpendo un palo ed è stato portato a Zurigo. La gara vinta dal norvegese Moeller.
Il norvegese Fredrik Moeller ha scelto il palcoscenico della Stelvio per piazzare la prima vittoria della carriera. Ma il circo bianco è in ansia per le condizioni dell’elvetico Gino Caviezel che, partito col pettorale numero 1, ha commesso un erroraccio inforcando il palo sfortunatamente e in modo inusuale con lo sci esterno e infortunandosi al ginocchio destro. Lo svizzero è rimasto sempre cosciente ed è stato elitrasportato al vicino ospedale di Sondalo, e poi da lì trasferito a Zurigo, ma di certo l’incidente di ieri, come del resto quelli dei giorni scorsi, non può essere imputato alla maggior pericolosità della Stelvio rispetto ad altre piste.
La Stelvio è solo più esigente, non ti permette mai di rilassarti, ti porta al limite. E’ una super pista, probabilmente la più difficile del circo bianco, è un patrimonio da preservare perché la discesa è una disciplina che ha bisogno della Stelvio, così come delle piste più toste, d’altronde gli uomini jet la amano alla follia. In "difesa" della Stelvio si è espresso con forza e argomentazioni il direttore di gara della FIS (Federazione internazionale Sci), l’altoatesino Markus Waldner, puntando il dito sull’esasperazione dei materiali. In serata anche gli organizzatori dei Giochi di Milano-Cortina, che si terranno sulla stessa pista, sono intervenuti: "Milano-Cortina – ha detto il comitato organizzatore – ha seguito in queste ore le condizioni di Sarrazin, Zazzi e Caviezel. In merito alle dichiarazioni di Allegre e di Odermatt, che hanno espresso preoccupazione in vista dei Giochi 2026, la Fondazione Milano Cortina 2026 ribadisce il suo incrollabile impegno e attenzione, in sinergia con le federazioni e il Cio, per porre gli atleti nelle migliori condizioni di sicurezza e in impianti e strutture in grado di farli performare al meglio".
Ritornando al SuperG di ieri, detto che Pinturault, francese come Sarrazin, non se l’è sentita di presentarsi al cancelletto "per motivi fisici e mentali", e ha fatto gli auguri al suo compagno di squadra in ospedale, c’è da segnalare un’altra straordinaria performance di un giovane che centra il suo primo successo.
Dopo la vittoria in discesa dello svizzero Monney, ottimo 3° ieri nel SuperG a soli 24 centesimi dal leader, pur partendo col 27 a dimostrazione della bontà della pista, ci ha pensato il norvegese Moeller, già 4° nei SG Beaver Creek e della Val Gardena, a piazzare la prima zampata vincente della carriera, precedendo di soli 20 centesimi il fuoriclasse austriaco Vincent Kriechmair. Quinto il fuoriclasse svizzero Marco Odermatt che quest’anno sulla Stelvio ha commesso qualche errorino. Gli italiani? Bene Mattia Casse che, a causa di un errore nella parte finale in una delle ultime porte, si è giocato quantomeno il podio, centrando l’11ª piazza a 1“04 da Moeller. Benino Franzoni, 17 a 1’58", e alla fine buon 31 posto per il debuttante 2004 Gregorio Bernardi.
Prima vittoria in carriera anche per Zrinka nello slalom speciale di Semmering, in Austria: la ventenne di Zagabria ha riportato la Croazia alla vittoria quasi diciannove anni dopo Janica Kostelic. Male le azzurre: Martina Peterlini, unica a qualificarsi per la seconda manche, è uscita.
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