Cortina, questione di Fede
Brignone vince il superG e spezza il tabù dell’Olympia .
Crederci, provarci, poi crederci ancora. E riuscirci, perché a Cortina Federica Brignone si è messa in testa un ritornello della serie ’Vòlli e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli’ per centrare quella gioia che le mancava sulla pista Olympia delle Tofane. Sabato ha aggiustato il tiro con un terzo posto in discesa, ieri si è tolta l’ennesimo sfizio da leggenda, trionfando nel superG su una pista che mai aveva ’espugnato’ prima d’ora: per lei è la 31esima vittoria in carriera, un capitolo di storia in più. C’è che gli sportivi lo sanno, ci sono quei giorni in cui ti riesce tutto, e la valdostana ieri si sentiva in stato di grazia: "Mi è venuto esattamente quello che avevo in testa. Ho attaccato, mi sentivo veloce, ho sempre tenuto premuto il piede sull’acceleratore: avevo ottime sensazioni e quando al traguardo ho visto il vantaggio su Suter mi sono detta che poteva essere il giorno giusto".
Federica (nella foto FISI/Pentaphoto) ferma il cronometro a 1’21″64, tenendo a distanza tutte le avversarie: Lara Gut Behrami chiude staccata di 0″58 e Corinne Suter di oltre un secondo (+1″08). Sfiora il podio (per tre centesimi di secondo) Elena Cutroni (quarta), mentre Sofia Goggia, regina in discesa libera, si deve accontentare di un settimo posto, lontana un secondo e 58. Brignone piazza l’ennesimo allungo in classifica generale: a 639 punti l’azzurra precede di 106 lunghezze Camille Rast e di 132 Sara Hector. Il pettorale rosso di SuperG resta sulle spalle di Gut Behrami (285) ma Brignone (250) e Goggia (196) rimangono nella sua scia. Quarta vittoria in stagione per Fede: "La polivalenza è sempre stata un mio obiettivo, sin da bambina, e aver vinto ancora in tre discipline diverse nello stesso inverno per me vale davvero tanto".
La valdostana, unica azzurra ad aver sollevato la Coppa generale, preferisce non pensarci, tantomeno ai Giochi di Milano-Cortina 2026, che andranno in scena proprio su questa pista: "Preferisco pensare ad ogni singola gara. Riesco a concentrarmi molto e in allenamento scio bene: riprodurre cose che si fanno tante volte è più facile, anche se la tensione della gara si fa sentire". A Cortina non sono mancati campioni come Tomba, Compagnoni e Kostner ("averli qui è molto importante", chiude Fede), prima protagonisti e oggi spettatori di una lunga età dell’oro dello sci azzurro. Prossimo appuntamento? Il gigante di Kronplatz, martedì.
Con l’unica nota amara nello slalom. A Wengen è tripletta norvegese: ha vinto in 1.45.94 Atle Mcgrath - 24 anni e terzo successo in carriera - davanti a Timon Haugan in 1.46.12 ed Henrik Kristoffersen in 1.46.23. Solo un azzurro in classifica: Tobias Kastlunger 27° e terzultimo in 1.48.22.
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