Fede infinita, un podio per eguagliare Thoeni . Il superG di Ledecka non toglie il sorriso
Le finali di Saalbach: Brignone seconda, per la 69esima volta è tra la prime tre in Coppa. Oggi (11.15) la chiusura con la discesa
Non arriveranno ‘Coppette’ in questa stagione per Federica Brignone. Ma è stato un cammino luminosissimo, costellato di record. E l’Italia ha la certezza di avere una campionessa sempre in grado di stare al top.
Ieri, dopo tre vittorie in altrettante gare, è arrivato il secondo posto in superG alle finali di Coppa del Mondo di Saalbach. E’ sfumato il successo numero 28, ma è arrivato in compenso un altro record. La milanese ha infatti centrato il 69esimo podio di Coppa in carriera, eguagliando così il mito Gustav Thoeni.
Fede ha chiuso in 1.16.22: in 1.15.94 ha invece vinto un po’ a sorpresa la ceca Ester Ledecka, 29 anni oggi, unica donna ad aver vinto l’oro olimpico sia nello sci alpino che nello snowboard. Terza la norvegese Kajsa Lie in 1.16.24.
La Coppa di disciplina – in una giornata che è stata nuovamente una grande festa svizzera – è andata invece come previsto alla elvetica Lara Gut-Behrami, neo vincitrice anche della Coppa generale e di quella di gigante, alla quale è bastato un settimo posto per conquistarla. Ma alle sue spalle c’è appunto Federica Brignone, laureatasi così anche seconda miglior supergigantista di una stagione splendida: sei vittorie, cinque secondi e due terzi posti sono un bottino da fuoriclasse. Suo il secondo posto anche nella Coppa generale e in quella di gigante. In classifica ieri anche Marta Bassino settima in 1.16.74, Laura Pirovano undicesima in 1.16.77 e Roberta Melesi 18esima in 1.17.61.
"Quando sto bene come in questo periodo posso essere pericolosa sempre", sentenzia Federica, la cui costanza – unita alla polivalenza – ha raggiunto vette straordinarie e ’chiama’ i prossimi Mondiali e i Giochi di Milano-Cortina.
Oggi alle 11.15 (diretta RaiSport ed Eurosport) c’è la discesa libera che conclude la Coppa del Mondo: anche qui Brignone può dire la sua visto che in stagione ha ottenuto un secondo e un terzo posto.
Un vero festival elvetico è andato in scena ieri nel superG uomini con tre svizzeri sul podio, umiliando così i padroni di casa austriaci e eterni rivali degli scudocrociati. Ha vinto lo svizzero Stefan Rogentin in 1.13.36 e con lui sul podio sono finiti i suoi connazionali Loic Meillard in 1.13.39 e Arnaud Boisset in 1.13.51. In più la coppa del mondo di superG – dopo quella generale e di gigante – è andata allo svizzero Marco Odermatt, ieri quinto. Miglior azzurro Dominik Paris sesto in 1.14.12. Per l’Italia c’è poi Guglielmo Bosca decimo in 1.14.18 e che così non è riuscito a finire sul podio come terzo miglior supergigantista della stagione. Più indietro Mattia Casse quindicesimo in 1.14.76, mentre il gardenese Max Perathoner, campione mondiale juniores e come tale ammesso a questo superG finale è finito ventiduesimo in 1.16.32. Ma è lui una delle grandi speranze per il futuro azzurro.
Domani alle 11.15 la gara finale di una Coppa maschile che ha avuto come protagonista assoluto Odermatt. C’è la discesa libera, gara che vedrà Dominik Paris, terzo nella specialità, dare un ultimo assalto e lanciare un messaggio per la prossima stagione, con i Mondiali proprio a Saalbach nel febbraio 2025.
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