La Fisi vince l’appello contro Basic Italia (Kappa): gli atleti vestiranno Armani fino al 2026

La federazione sport invernali vince la causa: il contratto con Armani è valido e durerà fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina

di MANUEL MINGUZZI -
21 settembre 2024
Il presidente federale Flavio Roda

Il presidente federale Flavio Roda

Milano, 21 settembre 2024 – La Fisi ha agito nel pieno rispetto delle norme e dei contratti. Questo ha stabilito la Corte di Appello di Milano dopo che Basic Italia (titolare del marchio Kappa) aveva vinto il primo grado di giudizio sul diritto di prelazione per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2021/2022. Basic Italia, infatti, aveva agito per reclamare una automatica conclusione di un nuovo contratto di fornitura e sponsorizzazione per il quadriennio 2022-2026, quello olimpico, ma da due anni a questa parte gli atleti Fisi vestono Armani che sarà sponsor tecnico anche a Milano-Cortina. Per Basic Italia il nuovo contratto stipulato dalla Fisi con Armani era irregolare, vinto il primo grado di giudizio, proprio in virtù della prelazione, ma la Corte di Appello di Milano ha ribaltato la sentenza riconoscendo le ragioni alla Federazione che dunque potrà continuare a vestire con la griffe Armani.

Alle Olimpiadi con Armani

“La Corte di Appello di Milano ha emesso la sentenza n. 2453/2024 (R.G. 886/2023) con la quale ha accolto integralmente l’appello proposto dalla Federazione Italiana Sport Invernali, riformando la precedente sentenza di primo grado del Tribunale di Milano e riconoscendo, quindi, la piena fondatezza di tutte le argomentazioni, della ricostruzione dei fatti e dei motivi di diritto sostenuti dalla FISI fin dal giudizio di primo grado” scrive la Fisi in una nota, rimarcando l’assoluta legittimità delle trattative con Armani, agendo nel pieno rispetto delle norme e dei contratti e in assoluta buona fede. La Fisi specifica che le trattative per il rinnovo con Basic Italia non erano andate a buon fine e che quindi era infondata la richiesta di Kappa di ritenersi automatico il prolungamento. “Nessun nuovo contratto tra Fisi e Basic Italia può invece ritenersi essersi mai concluso per inequivoci comportamenti delle parti e motivi di diritto; il contratto poi sottoscritto tra FISI e Giorgio Armani s.p.a. è, dunque, pienamente legittimo, efficace e intangibile” rimarca la Federazione che dunque porterà il marchio Armani fino al 2026 e alle Olimpiadi di Milano Cortina. L’operato della Fisi è stato dunque ritenuto corretto al termine della scadenza contrattuale con Basic Italia al 2021/2022, quando gli atleti invernali hanno vestito gli abbigliamenti Kappa, così dall’anno successivo, con nuovo contratto, si è passati ad Armani e con una trattativa all’interno delle norme e delle regole. La sentenza di appello, come sottolinea la Fisi, fuga ogni dubbio sulla validità del contratto di fornitura con Armani e ribalta la sentenza di primo grado. Il Presidente Flavio Roda ha espresso grande soddisfazione: "Ho sempre confidato nel buon esito del procedimento giudiziario, in quanto consapevole della correttezza e della buona fede della Federazione nella impostazione e nella gestione di ogni propria attività e nei rapporti sia con Basic Italia che con Armani. L’operato della Fisi è sempre stato esclusivamente orientato all’esclusivo interesse degli atleti e dei tecnici, purché nel pieno rispetto della legge e dei terzi. Come ho già avuto modo di dire per commentare i numerosi, ingiustificati e strumentali attacchi, anche personali, che ho dovuto subire da molti durante la vicenda giudiziaria e sulla base di informazioni volutamente manipolate, bisogna avere la pazienza di aspettare che la giustizia faccia il suo corso, senza inutili proclami e strumentalizzazioni. Il tentativo di danneggiare l’immagine della Federazione oggi si ritorce contro coloro che l’hanno perpetrato”. Da qui in avanti ogni sforzo della Fisi sarà orientato a Milano-Cortina 2026.

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