Greggio, Top Gun sugli sci. "La paura a 240 all’ora ti aiuta a non sbagliare»

Parla la velocista ’record’ azzurra, campionessa del mondo per la quarta volta "In Italia poche piste, allenarsi è dura: lo faccio solo nella settimana di gara".

di GABRIELE TASSI -
31 marzo 2024

Chiama la Paura per nome chi ha imparato a convivere con il pericolo a 240 all’ora. Per Valentina Greggio è quasi diventata un’amica: "Mi ricorda che la velocità va rispettata", ma poi quando ci si lancia verso la discesa casco in testa: "La paura si lascia da parte e ci si concentra sulla gara". Lei, verbanese, 33 anni, si è appena laureata campionessa del mondo per la quarta volta nello sci di velocità e ha sollevato la sesta Coppa del mondo.

Una discesa mozzafiato a velocità degne della Formula 1, e l’azzurra ’Top gun’, oltre ad aver vinto trofei su trofei è anche la detentrice del record al femminile della disciplina: 247,083 chilometri orari raggiunti sulla pista di Vars, in Francia, la stessa dove si è laureata campionessa del mondo.

Allora capita anche a chi fa uno sport per temerari come lei di avere paura. Quando succede?

"Capita, quando ci sono piste molto impegnative o preparate non al meglio. Anche la stessa neve, se troppo morbida, può rivelarsi un potenziale tranello per una caduta. Comunque è giusto averla, ti fa guadagnare consapevolezza, ti aiuta a trattare con rispetto la velocità e tutto ciò che fai. Poi quando scendi la lasci per un attimo da parte".

Velocità, sì. Ma cosa si pensa a oltre duecento all’ora?

"Oltre metà della pista bisogna concentrarsi il più possibile, cercando di stare fermi e tenendo gli sci piatti. Io provo anche a ricordarmi tutte le asperità del terreno, di anticiparle perché non mi facciano perdere il controllo".

Quest’anno un altro titolo mondiale, è diventata una bella abitudine.

"Purtroppo non è mai un’abitudine: ci sono sempre alti e bassi nella carriera di un’atleta, soprattutto nel nostro sport dove è difficile pure allenarsi".

Perché è così dura?

"Prima di tutto in Italia non abbiamo piste adatte a raggiungere velocità così alte. Poi negli ultimi anni il clima ci sta mettendo veramente i bastoni fra le ruote, basti pensare che quest’anno le tappe di Coppa del mondo si sono svolte praticamente tutte in Francia, moltissime delle altre sono state annullate".

E il suo record a oltre 240 all’ora...proverà a migliorarlo ancora una volta?

"Ci ho provato pochi giorni fa proprio a Var, ma non ci sono riuscita perché il vento forte ha causato l’annullamento delle ultime gare. Sono un po’ dispiaciuta perché mi sentivo in forma".

La velocità è anche questione di dettagli, come ci si migliora?

"A parità di allenamento fisico conta molto il lavoro sui materiali assieme agli specialisti. Io ho iniziato una collaborazione con Dallara (la stessa casa che produce le scocca delle auto da corsa, ndr) che mi ha permesso di andare due volte in galleria del vento per testare l’aerodinamicità del casco (spoiler). Non tutti però sono fortunati come me, e può anche capitare che quanto si testa in un ambiente ’protetto’ nella realtà – con tutte le variabili che entrano in gioco – non funzioni".

Come si arriva a fare questo sport?

"Io sono partita dallo sci, poi mi hanno chiesto di provare e da lì è scattato il colpo di fulmine. L’anno successivo (il 2013) ero già in squadra e ho fatto il primo record (202 chilometri l’ora) con i materiali da discesa libera, primato che ancora resiste. Ma in realtà in Italia resta una missione molto difficile vista la mancanza di piste della giusta lunghezza e pendenza".

E allora lei dove si allena?

"Ci si allena all’estero, nella settimana delle gare. Quest’anno prima di andare in Francia non mi ero ancora allenata in velocità. Vicino a casa mia (Verbania), purtroppo c’è pochissima neve, e si possono fare solo piccole prove a velocità ben lontane da quelle di gara".

Ma quando non si infila gli sci cosa fa?

"A dire il vero non li tolgo mai del tutto: quando la stagione lo permette faccio la maestra di sci. Ma sono anche un’insegnate di educazione motoria in una scuola superiore".

Ci dica di più su di lei e le sue passioni.

"Amo la natura e tutti gli sport all’aria aperta e in montagna, mi piace scalare, fare escursioni e camminate. Ma ciò che mi fa davvero sentire bene è la sensazione di libertà ai 200 all’ora: un momento breve ma di un’intensità pazzesca".

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