Sofia Goggia: cosa vorrei per Natale? Essere più serena. “Ben venga la rivalità con Brignone”

Gli obiettivi della campionessa azzurra, dalle coppe di specialità alle Olimpiadi."In discesa la forma arriverà più avanti. Per le feste mi godo un pranzo in famiglia"

di GABRIELE TASSI
24 dicembre 2023
Sofia Goggia, 31 anni: l’azzurra delle Fiamme Gialle da inizio stagione ha già centrato tre podi in Coppa del Mondo (foto Fisi)

Sofia Goggia, 31 anni: l’azzurra delle Fiamme Gialle da inizio stagione ha già centrato tre podi in Coppa del Mondo (foto Fisi)

Roma, 24 dicembre 2023 – Sofia nella velocità ritrova la regola del caos. "Io ho un mio ordine, anche se le amiche scherzando mi associano a a una ’dripping paint’ di Pollock". Gocce d’artista, come per il pittore che dipingeva a colate di vernice, e Goggia si fa interprete di un buon inizio di stagione, segnato dalla vittoria in superG (a Sankt Moritz) che mancava da tempo. Ora il Natale, con la preparazione in mezzo. Un solo regalo vorrebbe l’atleta delle Fiamme Gialle per le feste: "Una Sofia più serena, concentrata e centrata, tutti i giorni dell’anno".

Scaldiamoci un po’: cosa le sta piacendo e cosa no di questa stagione?

"Lo ammetto: è stato uno start positivo in tutti i sensi: in gigante era da tempo che non facevo risultati buoni nella top ten. In velocità invece non ho dominato come gli scorsi anni, ma conto di rientrare in forma più avanti".

Qual è stato il motivo?

"Da Sankt Moritz in poi, fino alla Val d’Isere sono stata influenzata e non mi sentivo al meglio. Poi il meteo ci ha messo del suo in queste settimane: la cancellazione di Cervinia ci ha scombinato un po’ la programmazione: era da fine settembre che non mi allenavo più in velocità".

Il clima, ne parlavamo qualche tempo fa con il tecnico azzurro Rulfi, sta mettendo un po’ i bastoni fra le ruote agli atleti, è vero?

"L’autunno da qualche anno a questa parte è ormai una stagione devastante. Sui ghiacciai le condizioni sono spesso molto variabili: se nevica l’allenamento diventa troppo estremo, se non lo fa si rischia di spaccare gli sci perché non c’è il fondo".

Non è un segreto come tra i suoi obiettivi vi siano le Coppe del mondo di discesa e di superG, perché in quest’ultima disciplina dice di sentirsi un po’ inespressa?

"Sento di avere il potenziale ma di non averlo espresso fino in fondo. Il motivo può essere qualche calcolo sbagliato in preparazione in merito alla velocità, oppure le traiettorie in curva".

E la vittoria di Sankt Moritz è valsa un po’ una conferma...

"Sì, lo avevo detto già a inizio ottobre che la mia preparazione sarebbe stata propedeutica al superG. E’ una disciplina molto istintiva, ma le ricognizioni in pista possono fare la loro differenza, e i risultati sono arrivati".

E adesso come si sta allenando?

"In questi giorni siamo stati a Ponte di Legno (nel Bresciano) e abbiamo lavorato sulle basi. E’ bene ogni tanto fare un passo indietro e insistere su alcuni aspetti tecnici, ripassando i fondamentali, che possono dare un aiuto all’energia agonistica".

Quando la rivedremo in pista?

"In gigante a Lienz il 28 dicembre e il 6 gennaio a Kranjska Gora. Poi, nel weekend del 12-14 gennaio a Altenmarkt, sia in discesa che in Super G".

Anche quest’anno c’è un parterre di avversarie super agguerrite. Quali sono quelle da temere di più?

"Beh, la Shiffrin è sempre forte ed estremamente versatile, poi chiaramente c’è Federica (Brignone, ndr) che sta vivendo il periodo forse migliore della sua carriera".

Un testa a testa un po’ fomentato dalla stampa, ma al pubblico piace e non si può dire anche che fa bene anche al movimento sciistico?

"Io dico ben venga questa rivalità, l’ho sempre accolta molto sportivamente, con un sorriso. Non perché me lo ha imposto qualcuno, ma perché sono una ragazza diretta. In più ora che ci avviciniamo alle Olimpiadi penso che una squadra così forte non l’abbiamo mai avuta".

A proposito, ai Giochi mancano ’solo’ due anni, Sofia Goggia si è già posta qualche obiettivo?

"Lavoro giorno per giorno e cerco di fare il meglio. Il percorso tecnico intrapreso è rivolto anche alle Olimpiadi, in questi mesi bisognerà continuare a preservare fisico e sciata".

Da campionessa è ovvio che la sua passione ruoti attorno allo sci, ma i social ci dicono che le è appassionata di sport a tutto tondo. Quale ama di più oltre allo sci?

"Mi piace moltissimo andare in mountain bike, soprattutto in montagna che è il mio ambiente naturale".

Chi è l’atleta che la emoziona di più?

"Manuel Feller direi (lo slalomista austriaco, ndr). E’ un po’ la Goggia al femminile, quando parte dal cancelletto non sa mai cosa succede, ne fa una più del diavolo".

Usciamo un po’ di pista: cos’altro le piace fare nella vita?

"Mi piace suonare il pianoforte: ho iniziato con il lockdown e ora dedico allo strumento quel poco tempo che ho quando non mi alleno. Amo molto anche leggere, camminare col cane, curare gli aspetti di questa vita più semplici e quotidiani. Infine c’è lo studio (è iscritta a Scienze Politiche, ndr), al quale posso dedicare la pausa estiva, e quindi sono molto lenta".

Con chi passerà il Natale Sofia Goggia?

"Starò con gli amici, il pranzo delle feste sarà in famiglia".

Che regalo si aspetta da questa stagione?

"Non sono una che ama ricevere i regali. Ma vorrei essere più serena, concentrata e centrata tutti i giorni".

Non le coppe?

"Le coppe del Mondo sono una naturale conseguenza di quello che fai. Se sei un’atleta devi sempre pensare a come dare il massimo, destrutturare il pensiero e cominciare da ciò che ti fa sentire bene e costruire un performance vincente".

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