La Fede è senza confini: "Una vittoria folle"
Salta la discesa a Sun Valley, secondo trofeo assoluto per la Brignone: "Io ero pronta". Oggi il superG alle 18 per un’altra festa

La gioia di Federica Brignone, 34 anni, con la coppa generale (Pentaphoto)
Un giorno capiremo perché, ma non è questo il giorno. Quest’oggi festeggiamo, anzi festeggia la regina Federica Brignone, e chissenefrega se il destino le ha giocato uno scherzo che ovviamente si accetta sorridendo, con due Coppe del mondo in più sulle mensole di casa che possono diventare anche quattro nel giro di pochi giorni, perché quelle di SuperG e Gigante sono pronte per essere aggiunte, la prima già da oggi. Federica era già l’unica donna ad aver alzato un trofeo, la coppa generale, che nella storia azzurra è stato vinto solo da Thoeni, Gros e Tomba. Diventa ovviamente anche la prima a fare il bis nella generale, centrando ieri anche quella di discesa, e se lei non ci avesse già piantato le tende da tempo, verrebbe voglia di dire che ormai ha sconfinato nella leggenda.
Il rimpianto è solo teorico: poteva festeggiare davanti alla sua gente in Val d’Aosta qualche giorno fa, e invece a Federica è toccato andare fino in Idaho per vincere senza neanche gareggiare, al termine di una giornata di tortura e rinvii per neve e vento che alle 21 italiane hanno costretto gli organizzatori delle finali di Sun Valley ad arrendersi e a cancellare le due discese, maschile e femminile. Scatenando la festa azzurra, per quanto annunciata.
A chi si permette di dire che non ha senso vincere senza gareggiare, sarà il caso di ricordare che la ’rendita’ che ieri ha permesso a Federica di ottenere il risultato senza scendere in pista è frutto di risultati incredibili, resi ancora più spaziali dall’anagrafe. Prima italiana a vincere in tutte le specialità tranne lo slalom, arrivata sul primo gradino del podio in discesa a 34 anni, a Federica ieri sarebbero bastati 18 punti per avere la certezza della Coppa, sempre che la rivale Lara Gut-Behrami vincesse sempre. Non essendo possibile recuperare la gara, il vantaggio è diventato incolmabile.
E lei ha potuto scatenare la sua gioia: "È una cosa folle e pazza, se me l’avessero detto a inizio stagione non ci avrei mai creduto. Ma non avrei creduto neanche di arrivare all’ultima gara come leader della classifica per giocarmi la Coppa del Mondo. Oggi è stata una prova di tensione – ha detto la Brignone dopo la discesa che non c’è stata –, con la prospettiva di fare una gara alle tre di pomeriggio. Ero pronta a gareggiare e me la sarei giocata fino alla fine. Io mi adatto a tutto, è una delle mie più grandi qualità. Non mi erano piaciute le Coppe ricevute per posta (nel 2020 causa Covid, ndr), per fortuna ne avevo ricevuta una a Meribel. Questa volta l’emozione è più grande. Ovviamente mi sarebbe piaciuto scendere in pista, mi sentivo molto meglio, ma questo è lo sci, è uno sport outdoor e purtroppo ogni tanto non si possono far le gare. Sono molto emozionata da una parte, dall’altra sono già concentrata su domani (oggi, ndr), voglio tenere le energie per una gara in cui mi gioco comunque un’altra Coppa del Mondo".
E in fondo in questa concentrazione sull’orizzonte del prossimo trionfo (oggi alle 18 italiane il SuperG) sta la grandezza di un personaggio che non è limitata alla dimensione sportiva e agonistica, come abbiamo avuto modo di raccontare altre volte. Il fatto di aver vinto sotto gli occhi della mamma, l’ex della valanga rosa Ninna Quario (Fede ha ringraziato lei e il padre per "non aver mai messo becco nelle cose tecniche"), rende ancor più speciale l’appuntamento centrato sulle montagne di Hemingway. "Federica aveva quasi rifiutato l’altra coppa vinta nell’anno del Covid, arrivata a casa e non in pista. Stavolta è diverso", ha commentato mamma Maria Rosa. Il fratello Davide è l’altro segreto della crescita inesorabile: "Sarei felice per lei anche se non lavorassimo insieme, il fatto di essere parte del suo successo diventa orgoglio professionale e personale, ma la cosa bella è avere una sorella così", ha detto l’altro Brignone vincente dalla ’valle del sole’.
Che splende anche attraverso il vento e la neve su una campionessa gigantesca. Peccato che a Milano-Cortina manchi ancora un anno...
Continua a leggere tutte le notizie di sport su