Sci, mondiali 2029: il 4 giugno la decisione. Gardena contro Soldeu e Narvik

Il congresso Fis stabilirà il 4 giugno se l’Italia avrà di nuovo un mondiale di sci alpino dopo Cortina 2021: candidata la Gardena che li ospitò nel 1970

di MANUEL MINGUZZI -
20 maggio 2024
Uno squarcio della Saslong

Uno squarcio della Saslong

Bologna, 20 maggio 2024 - 59 anni dopo la Val Gardena prova a riprendersi un mondiale di sci alpino. All’epoca servì tanto per lanciare e rilanciare il turismo della valle, oggi sarebbe invece la ciliegina sulla torta di una offerta sciistica rilevante, ambiziosa, per tutti i gusti, soprattutto con l’idea di poter raccogliere tante medaglie in casa, aspetto che non avvenne nel 1970. Il tempo delle decisioni da parte della Fis, la federazione internazionale, è giunto. Il 4 giugno ci sarà il congresso e lì verrà assegnata l’organizzazione dei mondiali 2029, dopo quelli già assegnati a Saalbach 2025 e Crans Montana 2027. L’Italia punta forte sulla Val Gardena per ritrovare i mondiali otto anni dopo Cortina d’Ampezzo 2021.

Gardena sfida Soldeu e Narvik

"Non sarà una sfida facile per la Val Gardena, guidata dal capo delegazione Rainer Senoner, presidente di Saslong Classic Club che organizza anche la tappa di Coppa del mondo a dicembre, perché per i mondiali 2029 ci sono due candidature di alto livello. C’è Soldeu in Andorra, che ha già ospitato le finali mondiali di Coppa del mondo, e Narvik in Norvegia, che vuole portare la rassegna iridata nel nord Europa. Si deciderà il 4 giugno quando il congresso Fis si riunirà in quel di Reykjavik in Islanda. Gardena punta ad ospitare di nuovo un mondiale dopo 59 anni: nel 1970 ci fu l’occasione, ospitando i più forti campioni dell’epoca, di lanciare definitivamente il turismo in valle. Non ci furono medaglie italiane, purtroppo, perché Marcello Varallo chiuse quinto in discesa libera maschile dietro Russi, Cordin, Milne e Schranz, mentre Gustav Thoeni terminò quarto lo slalom speciale alle spalle di Augert, Russell e Kidd. Il medagliere del 1970 si tinse di francese con 3 ori, 5 argenti e 2 bronzi davanti alla Svizzera con 2 ori e all’Austria con 1. Italia, purtroppo, senza medaglie, ma la vera valanga azzurra arrivò dopo con quattro coppe del mondo di Thoeni (1971, 1972, 1973 e 1975), intervallate dal successo di Piero Gros nel 1974. Intanto, la Saslong si gode ancora il doppio appuntamento di fine dicembre valevole per la Coppa del mondo di sci. La pista è stata confermata in calendario nel suo tradizionale slot prima di Natale con super g e discesa libera venerdì 20 e sabato 21 dicembre e in generale la Val Gardena sta diventando perno del futuro della velocità italiana. Prosegue infatti, come riporta Neveitalia, lo Speed Clinic che nell’ultimo anno ha visto 120 giovani ragazzi cimentarsi nella velocità sotto gli occhi attenti dei tecnici tra le piste di Piz Sella e Plan de Gralba. Insomma, il 4 giugno massima attenzione su Reykjavik quando la Gardena potrebbe ricevere l’assegnazione per il suo secondo mondiale della storia. Quasi 60 anni dopo.

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