Sci, Kilde guarda al futuro: “Narvik 2029 sarebbe un gran finale”

Il campione norvegese è alle prese con il lungo recupero dall’infortunio ma ipotizza una chiusura di carriera ai mondiali norvegesi del 2029

di MANUEL MINGUZZI -
23 giugno 2024
Aleksander Aamodt Kilde e la compagna Mikaela Shiffrin

Aleksander Aamodt Kilde e la compagna Mikaela Shiffrin

Bologna, 23 giugno 2024 – Un brutto spavento a Wengen, un infortunio grave in più parti del corpo ma fortunatamente la sua carriera può proseguire. Aleksander Aamodt Kilde se l’è vista brutta, ma il suo fisico ha retto e anche la sua compagna Mikaela Shiffrin ha avuto paura nel vedere quelle immagini. La sua figura, però, è stata fondamentale nel supporto post caduta e ora per Kilde si tratta di aspettare i tempi fisiologici per tornare a sciare in maniera agonistica. Un primo contatto con gli sci lo ha avuto allo Ski Dome alle porte di Oslo il 19 giugno dove ha potuto riassaporare la neve, ma la strada verso il recupero è lunga ed è probabile che Kilde possa saltare la prima parte di stagione 2024/2025. Il suo sguardo è comunque proiettato al futuro, con anche una possibile data di ritiro: il 2029.

Kilde: “Narvik posto bellissimo”

La Norvegia si è aggiudicata una importante rassegna mondiale: il 2029 è l’anno di Narvik, che seguirà Saalbach 2025 e Crans Montana 2027, mentre nel 2031 toccherà alla Val Gardena. Un norvegese potrebbe ritirarsi con un mondiale in casa? Sì, Aamodt Kilde guarda a quel mondiale come una possibilità di chiudere in bellezza. Avrà quasi 37 anni, una età utile per pensare di appendere gli sci al chiodo. Troppo ghiotto un mondiale casalingo? Kilde non fissa una certezza, ma una ipotesi. Il campione norvegese ha parlato così a VG: “Sono ancora in una fase incerta dopo la caduta di Wengen, ma se dovessi riprendere la forma e stare bene i mondiali di Narvik sarebbero un gran finale”, la sua ammissione. Di fronte a Kilde, dunque, ancora tre mondiali per andare a caccia di quell’oro che gli è sempre mancato, infatti nel suo palmares ci sono una Coppa del mondo generale, due coppe del mondo di discesa, due coppe del mondo di supergigante ma tra Mondiali e Olimpiadi la medaglia principale è sempre mancata. Un argento e un bronzo olimpico per Kilde, a cui ha sommato due argenti mondiali: un peccato non coronare la carriera con un oro. Sarà tra l’altro una rassegna storica, perché rappresenta il debutto della Norvegia come organizzatrice e molto probabilmente, invece che a febbraio, si terranno nel mese di marzo, cioè quando il clima nel nord Europa sarà più adatto. “Sarebbe saggio optare per questa soluzione – ancora Kilde – Narvik è un posto spettacolare e meraviglioso e incrociamo le dita per avere bel tempo”. Ora è tempo di pensare al rientro in vista della Coppa del mondo 2024/2025, lui che vanta 48 podi totali con 21 vittorie, 14 secondi posti e 13 terzi posti. Oltre al lungo recupero fisico ci saranno anche gli avversari, soprattutto il dominatore Marco Odermatt ormai competitivo anche in discesa libera. Leggi anche - Atletica, Togni vola sui 110 ostacoli: cancellato il record under 20 di Simonelli

Continua a leggere tutte le notizie di sport su